Settembre, andiamo. È tempo di migrare
In un caldo pomeriggio dei primi di agosto abbiamo chiesto ad amici, studenti e studiosi di contribuire a questo numero mandando semplicemente loro la prima strofa de I pastori, la celelebre poesia di Gabriele d’Annunzio tratta dalla raccolta Alcyone. E’ uno di quegl’incipit che abbiamo tutti ben stampati in mente.
Settembre è un mese altamente evocativo. E’ forse il periodo che più si presta per diffondere il messaggio che I Parchi Letterari intendono trasmettere.
Paesaggio, identità, patrimonio immateriale, filiera
agroalimentare sono parte di quella Cultura
delle Comunità che nel tempo si sono trasformate e spesso ridotte. Viaggi di
speranza evoluti in viaggi nella memoria che diventano oggi viaggi di ritorno e riscoperta.
Viaggi sensibili ai luoghi e alla loro storia. Lo spiega
bene Nunzio Marcelli. La pratica
pastorale non è una curiosità del passato ma conservazione del territorio,
consapevolezza della produzione e del cibo, prevenzione da erosione e incendi,
ripopolamento delle montagne, capacità di economia che si autosostiene.
E’ parte di quel faticoso lavoro di riconquista e salvaguardia
di quei paesaggi idilliaci che ritroviamo nell’Alcyone, nelle foreste delle
Novelle della nonna, nelle campagne dI Georgiche e Bucoliche, nei castagneti cari a Policarpo Petrocchi, nei luoghi del vagabondare di Dino Campana e anche nei Trabocchi della costa abruzzese.
Ripercorrere i versi di Montale in un Meriggiare pallido e assorto è già di per sé un privilegio. Diventa
un'esperienza unica se appoggiati ai roventi
muri d'orto si ragiona sulla sua poesia magari durante la vendemmia. E’ un
patrimonio fragile preservato grazie a un lavoro continuo legato a una filiera
agroalimentare unica e fondamentale per mantenere quei muretti a secco che
non sono appoggiati alla parete, ma la sostengono.
Viaggiare è anche riflettere. Leopardi non è mai stato in Asia centrale ma affida al pastore errante i suoi pensieri e forse sarebbe sorpreso nel sapere che il suo natio borgo selvaggio ha dedicato un museo proprio a chi fu costretto a migrare. Una caratteristica comune a quasi tutti i luoghi che ospitano i Parchi Letterari che intendono mettersi a disposizione di quelle collettività, italiane e non, che in Italia, ma non solo, vogliono tornare a contribuire a riscoprire le proprie radici così come sottolineato nel corso di una conversazione al GeckoFestival di Spina di Marsciano; un delizioso borgo umbro distrutto dal terremoto nel 2009 e oggi restituito a quella Comunità cui si rivolgeva Frate indovino per programmare il lavoro nei campi.
Stanislao de Marsanich
Responsabile Pro Tempore ParkTime Magazine
Immagine di Copertina da "Il sito Unesco 826, Porto Venere, Cinque Terre e Isola Palmaria, Tino e Tinetto"
Un progetto del Sito Unesco Porto Venere, Cinque Terre e le isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
www.portovenerecinqueterreisole.com
Progetto grafico, disegni e testi a cura di Davide Besana
Sfoglia il libretto e leggi l'articolo suParkTimemagazine n. 15
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