Una straordinaria giornata di primavera ha accolto a Lillehammer, Città della Letteratura Unesco dal 2017, l’istituzione del Parco Letterario dedicato a Sigrid Undset lo scorso 20 maggio. Un’occasione speciale in un luogo unico: Bjerkebæk, la casa della scrittrice. Qui Sigrid Undset scrisse capolavori quali Kristin Lavransdatter, l’opera che Le valse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1928, intrisa di quella fede cui si sarebbe convertita qualche anno dopo nei suoi viaggi a Montecassino e Roma.
Un ambiente raccolto e famigliare che in realtà è una cattedrale della letteratura mondiale illuminata dai raggi di un sole che in questo periodo non vuole tramontare. E’ impossibile non provare a cogliere tra i motivi della sua ispirazione le montagne coperte di boschi che si vedono dalle finestre o i quadri che ricordano la permanenza a Roma della scrittrice
Camminava come in una foresta. I pilastri erano solcati come alberi secolari, e nel bosco la luce filtrava, colorata e chiara come un canto, attraverso le vetrate colorate. Animali e persone in alto svolazzavano tra il fogliame di pietra e gli angeli suonavano i loro strumenti. Ad un'altezza ancora più alta, più vertiginosa, le volte del soffitto si inarcavano verso l'alto, elevando la chiesa verso Dio... Il canto la percorse come una luce accecante. Ora vedeva quanto giaceva nella polvere.
Sigrid Undset, Kristin Lavransdatter (trad. libera SdM).
Di fronte ad una platea di oltre un centinaio di persone riunite per celebrare il 140 anniversario della nascita della scrittrice, sono le emozionanti parole del Sindaco di Lillehammer, Signora Ingunn Trosholmen, a farci riflettere sul significato che il nuovo Parco Letterario ha per tutta la nostra rete. Non solo l’esperienza personale della scrittrice (vedi l’articolo di Torill Rambjor su ParkTime Magazine n. 19), ma il contesto storico, ambientale e sociale di Lillehammer.
Se già nel XIX secolo la cittadina divenne una delle mete preferite di pittori e scrittori come Gustav Fröding, Claude Monet, Knut Hamsun, Bjørnstjerne Bjørnson (Nobel per la letteratura nel 1903) e la stessa Sigrid Undset, Lillehammer proietta da tempo la sua politica culturale in uno scenario internazionale anche attraverso il Festival norvegese della letteratura, il più grande del suo genere nei paesi nordici, con un programma che si rivolge a lettori di tutte le età. E’ facile ipotizzare gemellaggi tra i Parchi Letterari dedicati ad altre straordinarie donne, da Isabella Morra prigioniera nel castello di Valsinni, alla Villa Reale di Monza cenacolo di letterati ospiti della regina Margherita; dal Giardino di Ninfa di Marguerite Chapin Caetani alle foreste casentinesi di Emma Perodi fino alla Galtellì di Grazia Deledda, Nobel della Letteratura per il 1926.
Ma non solo. Grazie all'elevata qualità della vita combinata ad una visione globale, Lillehammer sta vedendo crescere il suo ruolo storico di città internazionale a partire dall'impegno ormai consolidato di International City of Refuge. Casa e scuola di letteratura, la Nansen School fondata nel 1938 come Accademia norvegese di scienze umane, dal 1995 ha organizzato circa 150 seminari dedicati al dialogo tra persone provenienti da zone di guerra. Un dinamismo che trae ispirazione dall'impegno internazionale di Bjørnstjerne Bjørnson e dalla vita di Sigrid Undset, e ha attratto l'attenzione internazionale fino ad arrivare alla proposta della candidatura al Premio Nobel per la Pace.
Per chi è volato dalla Norvegia alla Calabria per la prima visita dell’Ambasciatore d’Israele nel Campo di Concentramento di Ferramonti è difficile non immaginare un coinvolgimento del Parco Letterario dedicato a Ernst Bernhard internato proprio a Ferramonti in seguito alle leggi razziali insieme a uomini e donne di spicco della cultura europea e mediterranea.
Un Parco Letterario lega ambiente e letteratura, identità, storia e tradizioni in quanto motivi di ispirazione. Alle parole della Signora Ingunn Trosholmen fa eco l’intenso e affettuoso intervento del direttore del Sistema Museale di Lillehammer Audun Eckhoff cui va tutta la nostra gratitudine e che si riflette nello straordinario paesaggio di Maihaugen, un museo diffuso immerso in un paesaggio idilliaco che ospita una collezione unica di edifici e ambienti abitativi tradizionali norvegesi che sembrano presi direttamente dai racconti popolari.
In occasione della riunione dei Parchi Letterari a Palazzo Altemps a Roma, ospiti del Museo Nazionale Romano e del suo direttore Stéphane Verger, avemmo già occasione in aprile di anticipare la storia e l’istituzione del Parco Letterario dedicato a Sigrid Undset, peraltro figlia di un archeologo legato alla Città Eterna. A Maihaugen è stato a sua volta possibile organizzare la prima riunione della rete dei Parchi Letterari di Norvegia. Da Røros, nella contea di Trøndelag, è venuto l’amico Morten Tøndel, Kultursjef, responsabile della Cultura, della città Unesco dove fu istituito nel 2017 il primo Parco Letterario norvegese dedicato a Johan Peter Falkberget nato grazie all’interesse dell’allora Ambasciatore d’Italia Sergio Novello. Dall’isola di Røst nella contea di Nordland, oltre il Circolo polare artico e al largo dell'estremità sudoccidentale delle Lofoten, ci ha raggiunti l’amica Anne Cecile Pedersen, responsabile del Parco Letterario che la Comunità di Røst ha dedicato al patrizio e navigatore veneziano Pietro Querini e alla letteratura dell’Arcipelago.
Una riunione emozionante che ha sancito il primo nucleo di un comitato scientifico dei Parchi Letterari norvegesi che vede anche coinvolti, tra gli altri, Olav Brostrup Müller, kultursjef di Lillehammer; Torill Rambjor (che con l’appoggio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma ha reso possibile questa iniziativa), già presidente del cda del Museo nazionale norvegese per la fotografia e studiosa di Sigrid Undset, Grazia Deledda e Sibilla Aleramo; Kristin Brandsegg Johansen, capo della Sigrid Undset Society; Kjell Arne Helgebostad, presidente del Parco Letterario Pietro Querini e del comitato Dante di Røst; Kjell Marius Mathisen, responsabile del dipartimento di storia culturale presso il museo di Lillehammer; Einar Stamnes, giornalista ed esperto in materia d protezione del patrimonio culturale immateriale Unesco; Hildegunn Pettersen, organizzatrice del Querinifest e ideatrice del Querini Opera.
Due anni di pandemia e la lontananza non hanno fermato questa straordinaria volontà di lavorare insieme a un progetto comune che non vuole vedere frontiere e che contiamo di presentare presto anche a Roma.
Stanislao de Marsanich
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