Ha preso il via sabato 17 luglio, il Parco Letterario dedicato ad Attilio Bertolucci, poeta che proprio a Casarola scrisse e dedicò molti dei suoi pensieri più celebri, e ai figli Bernardo,regista di fama internazionale, e Giusepperegista e uomo di teat
CASAROLA, NASCE IL PARCO LETTERARIO DEDICATO AI BERTOLUCCI
Vedi il servizio dedicato dal Telegiornale di TV Parma 12
Parco Letterario Attilio Bernardo e Giuseppe Bertolucci
Casarola, "Casa Bertolucci", Monchio delle Corti , sabato 17 luglio
Ha preso il via sabato 17 luglio, il Parco Letterario® dedicato ad Attilio Bertolucci, poeta che proprio a Casarola scrisse e dedicò molti dei suoi pensieri e dei suoi scritti più celebri. Ma anche al figlio maggiore Bernardo, regista di fama internazionale, che qui e nel parmense ha scritto e ambientato la sceneggiatura di Novecento e che amava descrivere Casarola “il paese che tutti credon fola”. E pure al figlio minore di Attilio, Giuseppe, regista e uomo di teatro, che sempre a Casarola, insieme all’amico Roberto Benigni, ha scritto il copione di “Berlinguer ti voglio bene”.
“Non c’è il due senza il tre” è un proverbio che si presta a descrivere un fatto che sta succedendo nel Comune di Monchio delle Corti (Pr), più precisamente nella frazione di Casarola. Su questo territorio esistono due Parchi: il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano ed il Parco Regionale dei 100 Laghi. Il numero (fantasioso) sta ad indicare quella che è una delle caratteristiche salienti sul piano ambientale e paesaggistico: la presenza di numerose pozze, torbiere e laghi di origine glaciale. Dal prossimo 17 luglio i Parchi diverranno tre, con l’istituzione del Parco Letterario Attilio, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, per la regia del Sindaco Claudio Riani, il Presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli ed il Presidente del Parco Regionale Agostino Maggiali...
Di Corrado Mansanti (Leggi l'articolo)
Il Parco Letterario nasce in linea con il protocollo tra Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (C.U.F.A.) e I Parchi Letterari. La consapevolezza da parte di una Comunità del proprio patrimonio materiale e immateriale, della storia, delle tradizioni e delle peculiarità della filiera agroalimentare, è fondamentale nel lavoro di tutela e salvaguardia dell'ambiente. La difesa sociale più avanzata è quella culturale, strumento di sopravvivenza non solo per gli endemismi ma anche per le identità locali.
Sono intervenuti:
Claudio Riani, Sindaco di Monchio delle Corti
Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma
Marta Simonazzi, presidente del Comitato Pro Casarola
Fausto Giovannelli, Presidente del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano
Agostino Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato
Gen. Fabrizio Mari, Comandante della Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna
Emilio Zucchi, Poeta, giornalista , direttore di Aurea Parma
Simone Cagozzi, Vice Presidente del Comitato Pro Casarola e responsabile degli eventi culturali.
Stanislao de Marsanich, Presidente de I Parchi Letterari
Stefano Mangoni, segr. gen. Associazione I Parchi Letterari, Presidente del Parco Letterario Virgilio, Borgo Virgilio (Mt)
Hanno reso un Omaggio musicale a Bernardo Bertolucci
Matilde Dotti, Flauto Traverso
Caterina Ferrari, Violoncello
Francesco Monica, Pianoforte
Arrivavamo alla nostra casa verso sera e davanti agli occhi mi si apriva la visione di un paese favoloso, staccato non solo dalla pianura ma dal mondo.
(Attilio Bertolucci, dall’intervista di V. Varesi, Gazzetta di Parma, 9 agosto 1989)
Casarola è una frazione del comune di Monchio delle Corti, in provincia di Parma. E’ noto soprattutto per essere il paese d’elezione del poeta Attilio Bertolucci, che conobbe Casarola per la prima volta negli anni '20, quando raggiunse a piedi il piccolo borgo appenninico attraverso una mulattiera per raggiungere la casa paterna dopo avere preso un tram a vapore per Langhirano e poi una corriera fino a Monchio.
Casarola diventa nel 1943 per un breve periodo l'abitazione di Attilio che, nel frattempo, si era sposato con Ninetta Giovanardi ed aveva avuto i due figli Bernardo e Giuseppe. Gli eventi della guerra spingono la famiglia Bertolucci ad allontanarsi dalla città per trovare rifugio a Casarola, sebbene la casa fosse abbandonata da tempo. Ma le divisioni delle SS raggiungono anche quel posto sperduto dell'Appennino parmense, con un rastrellamento feroce che Bertolucci descrive mescolando particolari realistici ad osservazioni più profonde nel romanzo in versi La camera da letto.
Da quando il poeta nel 1951 si trasferisce a Roma, Casarola, diventa meta estiva e farà da sfondo alla prima pellicola di Bernardo, girata con una cinepresa a 16 millimetri nel 1956, la teleferica, suo fratello Giuseppe e le cugine Marta e Galeazzina erano gli attori improvvisati di quel piccolo film...
Di Simone Cagozzi (leggi l'articolo)
Vice Presidente del Comitato Pro Casarola e responsabile degli eventi culturali.