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Ferramonti Quarto Paesaggio a Corigliano - Rossano (Cs)

Ferramonti Quarto Paesaggio a Corigliano - Rossano (Cs)

20 aprile, Corigliano–Rossano (CS). Ferramonti Quarto Paesaggio e utilizzazione didattica del diario di Callisto Lopinot. Incontro con la Prof.ssa Teresina Ciliberti, direttore del Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia

20 Aprile 2024

Per l'apertura dell'anno sociale 2024, l'Unione Cattolica Italiana di Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori sezione di Corigliano Calabro e il Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia (Cs) invitano a partecipare alla conferenza

Ferramonti Quarto Paesaggio e utilizzazione didattica del diario di Callisto Lopinot
20 aprile, Relais Il Mulino - Contrada Santa Domenica, Corigliano - Rossano (Cs)

Relazione della prof.ssa Teresina Ciliberti
Direttore del Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia e Presidente del Parco Letterario Ernst Bernhard

Modera Anna Patrizia Pugliese
Presidente Sezione UCIIM di Corigliano.

Padre Callisto Lopinot, nato nel 1876 e morto nel 1966, fu il padre spirituale del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. 
Inviato dal Nunzio Apostolico Borgoncini – Duca dietro richiesta di un gruppo di internati, rimase nel campo di concentramento quale presenza religiosa permanente dall’11 luglio 1941 al 31 ottobre 1944. 
Lopinot apparteneva all’ordine religioso dei frati minori cappuccini, era originario dell’Alsazia e prima dell’incarico al Ferramonti era già stato impegnato in attività missionarie ed aveva ricoperto la carica di prefetto apostolico alle Isole Caroline, un arcipelago del Pacifico. 
Il frate parlava correntemente quattro lingue straniere e si rivelò una figura utilissima all’interno del campo di concentramento.
Nei primi anni, infatti, egli aiutò cristiani e non ad affrontare le difficili condizioni di sofferenza e di distacco familiare. Con opere di misericordia si rese benvoluto da tutti gli internati che cercavano in lui un supporto morale e spirituale.
 “Così io – riferisce Lopinot – passai giorni interi e duri consigliando i dubbiosi e consolando gli afflitti. Per guarirli ci voleva nient’altro che un po’ di serenità e un po’ di carità. Poiché il Signore dà ordinariamente ai figli di San Francesco una dose di questo prezioso medicamento, io l’ho distribuito largamente e sono convinto che essi ne siano rimasti contenti. Soffrivano con più pazienza, con piacere venivano dal Padre per prendere coraggio. Io ero il padre di tutti, dei battezzati e degli ebrei.
 Ovviamente il frate si occupò anche di diffondere il cristianesimo, tenne alcune lezioni sulla Bibbia e il Nuovo Testamento, ed ottenne qualche conversione.
La sua presenza si rivelò fondamentale non soltanto per la vita spirituale: grazie a Padre Callisto Lopinot arrivarono al campo di concentramento di Ferramonti aiuti umanitari ed economici provenienti da diverse realtà ed associazioni religiose. (MuseoFerramonti.eu)

Leggi anche:
Ferramonti. Quarto Paesaggio?
di Teresina Ciliberti per ParkTimeMagazine

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