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Cammino di San Domenico Abate.  Natura, Storia, Devozione e Leggenda

Cammino di San Domenico Abate. Natura, Storia, Devozione e Leggenda

21 agosto, Trekking Cocullo - Anversa - Villalago (Aq) in occasione del Cammino dei fedeli di Fornelli per la Festa del Santo di Villalago organizzato dall’ATS Percorso della Devozione a San Domenico

21 Agosto 2023

Comune di Cocullo, Capofila ATS Percorso della devozione a San Domenico Abate, Comune di Villalago, Comune di Bugnara, Comune di Anversa degli Abruzzi

Luciano Di Berardino, Guida ambientale escursionisticaAIGAE - Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, Italia Nostra, Ambiente è vita, Riserva Naturale Regionale Lago di San Domenico Lago di Villalago, Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario, WWF, I Parchi Letterari - Parco Letterario Gabriele d'Annunzio

Cammino di San Domenico Abate
Natura, storia, devozione e leggenda

Lunedì 21 agosto Trekking Cocullo Anversa Villalago in occasione del Cammino dei fedeli di Fornelli per la Festa del Santo di Villalago

Evento organizzato dall’ATS “Percorso della Devozione a San Domenico” 

Dal caratteristico Comune di Cocullo, dove da oltre sessant’anni si celebra l’antichissimo rito sacro-profano Festa dei serpari * di San Domenico Abate, procederemo verso il cuore della Riserva naturale di Cavuto del Comune di Anversa degli Abruzzi e dalle Sorgenti Cavuto saliremo costeggiando il fiume Sagittario cantato da Gabriele d'Annunzio ne La fiaccola sotto il moggio e che scorre tra le profonde gole, percorrendo il sentiero dentro il bosco tra ponticelli e piccole cascate che rendono magico il cammino. 

Il percorso continua in un fitto bosco di querce e, dopo un breve tratto di strada asfaltata, riprenderemo sentiero che sale fino a Castrovalva, dove è prevista la sosta pranzo. Il borgo di Castrovalva, antico borgo fortificato fondato in epoca medievale che dalla sua posizione domina l’alta Valle del Sagittario, è situato su uno sperone roccioso a 820 metri s.l.m.. 
Di questo piccolo paese i cui edifici sono costruiti quasi interamente in pietra si innamorò l’artista olandese Maurits Cornelis Escher che a Castrovalva ha dedicato una sua litografia. 

L’escursione proseguirà percorrendo in salita il pianoro Prata di Castro. 

Ci addentreremo successivamente all’interno di un colle boscoso che ci porterà all’eremo di San Domenico, dove il Santo dimorò per lungo tempo e dove incontreremo i pellegrini di Fornelli.

Dopo la visita alla chiesetta a lui dedicata, percorreremo il suggestivo sentiero natura che ci porterà in paese. 

  • Info tecniche
  • Orario incontro per trasferimento con pullman al luogo di partenza: 8:15 Piazza Celestino Lupi, 67030 Villalago AQ
  • Difficoltà: E (per Escursionisti) = medio. Percorso segnalato adatto a persone abituate a camminare per diverse ore, si sviluppa su sentieri larghi e mulattiere, non presenta particolari difficoltà tecniche.
  • Dislivello: 900 m. circa
  • Durata: ore 9:00 (compreso le soste)
  • Distanza: 22 km

Quota di partecipazione € 15,00
La quota comprende:
Trasferimento in pullman da Villalago al luogo di partenza
Accompagnamento con guida AUTORIZZATA AIGAE
Assicurazione
Visita all’Oasi WWF Sorgenti del Cavuto


Equipaggiamento consigliato

  • Abbigliamento a strati da t-shirt (doppia per ricambio)
  • K-way antipioggia
  • Scarpe da trekking/hiking (no suola liscia)
  • Zaino da escursione
  • Acqua 1,5 litri
  • Spuntini energetici
  • Pranzo al sacco
  • Occhiali – Protezione solare
  • Consigliamo binocolo e macchina fotografica

Prenotazione
Per informazioni ed iscrizione (OBBLIGATORIA) entro le ore 19 di domenica 20 agosto, chiama al numero +393472633900

L’evento avrà regolare svolgimento con l’adesione del numero minimo di 15 partecipanti.

La guida si riserva di annullare l'escursione o di variare il percorso per condizioni meteo avverse o altri fattori che potrebbero compromettere la sicurezza degli accompagnati.

Guida dell’evento
Di Berardino Luciano
Codice Registro Nazionale Guide Ambientali Escursionistiche©: MO029
Professione esercitata ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n.4 ( G.U. n.22 del 26-1-2013 )

INFO
Luciano Di Berardino - guida e responsabile del percorso - 347.2633900 
Pasquale D’Alberto - referente programma e logistica - 340.3050970 camminodisandomenico@gmail.com
Comune di Cocullo - P.zza Madonna delle Grazie, 2 - Cocullo (AQ


* Il primo maggio a Cocullo, (AQ), si celebra la festa di San Domenico Abate e la processione dei serpari. Durante le celebrazioni, nel paese abruzzese si assiste ad uno spettacolo unico e affascinante che richiama ogni anno migliaia di fedeli e turisti. Ogni angolo del paese si popola di serpari la cui processione con i serpenti avviene dopo la celebrazione della messa in onore del santo nella chiesa di San Domenico. La statua, posizionata al centro della piazza viene ricoperta quasi interamente dai rettili e portata a spalla nelle vie del paese tra una folla immensa di persone. 

 La festa dei serpari è un evento in cui le usanze pagane si fondono con la tradizione cristiana: la devozione per San Domenico, protettore dal morso dei rettili, si intreccia con il rito arcaico dei “serpari”, manipolatori dei serpenti. L’abate è protettore sia di Cocullo che della località poco distante di Villalago, dove sono presenti una chiesa e un lago che portano il suo nome. Alle spalle della chiesa, scavato nella roccia, sorge l’eremo dove San Domenico si ritirava in preghiera. Secondo i fedeli San Domenico, minacciato di morte dagli eretici, fuggì da Villalago per raggiungere Cocullo. Lasciando il paese frappose tra se e i suoi aggressori un orso a guardia della strada. Le reliquie dell’abate furono donate dallo stesso San Domenico agli abitati di Cocullo e Villalago in occasione della sua partenza. Nella chiesa di Cocullo sono presenti un dente e il ferro della sua mula. A Villalago un dente molare. 

La figura di San Domenico è invocata per proteggersi dal morso dei serpenti e dei cani affetti da rabbia, ma anche contro piogge e tempeste, malaria e per curare il mal di denti.

Ad Anversa degli Abruzzi Gabriele d'Annunzio ha ambientato La fiaccola sotto il moggio, "la perfetta delle mie tragedie", in cui emerge la figura del del serparo che si rifà al rito ancora vivo e ben noto a allo scrittore, poeta e drammaturgo di Pescara: "Non fa sosta alle soglie. Passa. E' frate del vento...poco parla...ha branca di nibbio, vista lunga. Piccolo segno gli basta. Perché triemi il filo d'erba capisce...". 

 Il culto di San Domenico e il collegamento con i serpenti, riunisce in qualche modo la tradizione del popolo dei marsi che aveva al centro del suo culto la dea Angizia e l’importanza dei gruppi dei serpari che popolavano la zona, maneggiatori di serpenti e curatori. I serpari conservano ancora oggi le antiche tecniche e partecipano al rito millenario in una forma nuova e laica che si focalizza sul rispetto della natura I serpenti da portare in processione vengono cercati sulle montagne intorno a Cocullo nelle settimane che precedono l’evento. Tenuti in cassette di legno e alimentati dal serparo, il giorno della processione vengono messi sulla statua del santo, ma non davanti al viso. Secondo un detto, tramandato da generazioni, se i serpenti coprissero il viso del santo sarebbe di cattivo auspicio. Ogni serpente ha sulla testa un segno di riconoscimento per poter essere individuato, a fine processione, dal proprio serparo che lo recupera e riporta in libertà nei campi. Il segno può essere un tratto colorato sulla testa o un numero o simbolo sul ventre dell’animale. 

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