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Incontro con il poeta Fabio Pusterla a Villa Reale di Monza

Incontro con il poeta Fabio Pusterla a Villa Reale di Monza

25 marzo. La Casa della Poesia di Monza , Parco Letterario Regina Margherita e il Parco Valle Lambro, invita a partecipare a un incontro con il poeta Fabio Pusterla a Villa Reale

25 Marzo 2023

Con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco
Giornata della Poesia e delle Foreste con I Parchi Letterari

Guarda la locandina

Nell'ambito di Mirabello Cultura 2023La Casa della Poesia di Monza, con Reggia di MonzaParco Regionale Valle del LambroParco Letterario Regina Margherita e il Parco Valle Lambroinvita a un 

Incontro con il poeta Fabio Pusterla
sabato 25 marzo ore 18.00 Villa Reale - Sala degli specchi-

Fabio Pusterla dialogherà con Elisabetta Motta intorno al suo nuovo libro "Tremalume" (Marcos Y Marcos) Ospiti della serata saranno l'editore Luciano Ragozzino e il fotografo Giorgio Formenti

Luciano Ragozzino presenterà tre plaquette d'arte dal titolo "Segni di passaggio" (Il ragazzo innocuo, 2021). Giorgio Formenti presenterà un trittico fotografico che accompagna il testo di Fabio Pusterla "Hohokham" Se il tempo è come un’onda come una macchia d’olio nello spazio e la sua curva porta in direzioni vaghissime e possibili potremo svanire anche noi per ritornare segni di passaggio. 

 “Tremalume è una parola che ho inventato io” racconta Fabio Pusterla. “È apparsa sulla pagina mentre provavo a scrivere una poesia un po’ strana, e mi è balzata agli occhi come il titolo migliore per il mio nuovo libro. Tremalume: un neologismo in cui il tremore, la minaccia e la preoccupazione non eliminano affatto la piccola sopravvivenza di un lume, di una minima luce a cui affidarsi”. Un cammino paziente, ostinato, nelle regioni del disastro, del degrado, tra i mostri della notte sui sentieri, nella luce migrante; il cammino di chi non ha scelto, ma non ha rinunciato, complice un silenzio che nel frastuono dei sobborghi “vive ai margini e si cela”. Lo sguardo è a larghissima gittata, abbraccia “pochi vivi e molti morti”, l’ultima aborigena della Tasmania, i macachi creati in un laboratorio dell’Oregon. A quattro anni di distanza dall’ultimo libro, Cenere, o terra, in questi nuovi versi, sempre più limpidi, la denuncia, il dolore pubblico e privato lasciano affiorare la forza di un segno che resta, una speranza intima e sommessa capace di proiettarsi nel cosmo, nei millenni, nutrendosi di memoria e vastità. Marcos y Marcos

 Ingresso libero con prenotazione: pro.monza@tiscali.it o segreteria@lacasadellapoesiadimonza.it

Tremalume

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