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Sa Chita Santa. La Settimana Santa a Galtellì, nei luoghi di Canne al vento

Sa Chita Santa. La Settimana Santa a Galtellì, nei luoghi di Canne al vento

8-17 aprile. Galtellì, il paese reso immortale da Grazia Deledda in Canne al Vento, si appresta a vivere "Sa Chita Santa": fede e tradizione si mescolano nei riti di origine spagnola in sardo e latino, tramandati dalle due confraternite del borgo

08 Aprile 2022
 La Comunità di Galtellì  (Nu), Parco Letterario Grazia Deledda,
celebra 
Sa Chita Santa 
(per ascoltare i cori sacri clicca i link in evidenza)
Galtellì (Nu), 8 - 17 aprile 2019

Il Cristo che sta dietro la tenda giallastra dell’altare, e che solo due volte all’anno viene mostrato al popolo, scende dal suo nascondiglio e cammina…” 

Efix seguiva una fila di paesane avvolte nelle loro tuniche grevi, e col vento che gli batteva sul petto sentiva qualche cosa di nuovo, di forte, penetrargli nel cuore. La gente camminava triste ma tranquilla, come in processione, avviata non a un luogo di festa ma di preghiera: anche una fisarmonica lontana ripeteva il motivo religioso delle laudi sacre, ed egli sentiva che la sua penitenza era cominciata. Canne al vento

Galtellì, il paese reso immortale da Grazia Deledda in Canne al Vento, vive uno dei momenti più significativi dell’anno. E’ durante la Settimana Santa che il sentimento religioso insito nella comunità galtellinese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione. Tra le più coinvolgenti della Sardegna, la Settimana Santa nell’antico borgo medioevale è un’esperienza unica e appassionante. Fede e tradizione si amalgano in rituali di origine spagnola tramandati da secoli dalle due confraternite del paese, Santa Rughe (1614) e Sas Animas (1729), che accompagnano con antichi canti religiosi, in lingua sarda e latina, le diverse cerimonie.

8 aprile. I percorsi della Passione
ore 20, Chiesa SS Crocifisso Canto Corale nel Venerdì di Quaresima
Corale Amicos in Cantos, Coro Cantores de Sa Turres OroseiCorale Femminile Priamo Gallisay

10 aprile. Duminica de PramaDomenica delle Palme 
ore 10, Benedizione e distribuzione delle Palme nella Chiesa dell'Assunta - Processione in Parrocchia
ore 10.30, Santa Messa Solenne

Con la benedizione delle palme e degli ulivi (che viene seguita di solito dallo lo scambio di “sos passios” tra i priori delle confraternite), nel giorno della Domenica delle Palmeduminica de prama, inizia anche a Galtellì la Settimana Santa particolare per tutti noi.

14 aprileJovia Santa. Giovedì Santo
ore 10, Santa Messa della Crisma in Cattedrale
ore 18, Santa Messa nella Cena del Signore
ore 19.30, Processione -visita alle chiese
ore 22.15, Adorazione Eucaristica

Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo si celebra la Messa in Cena Domini, che inaugura il Triduo pasquale, dove nel suo interno si svolge la cerimonia del “Lavabis” (lavanda dei piedi) durante la quale si canta il Miserere – Salmo 50-.

Segue il rito de “Sas Ecresias”, processione lungo le vie e le chiese del centro storico accompagnata dal canto delle due confraternite e dal suono delle “metraculas” suonate dai bambini, tavole di legno alle quali vengono attaccate delle maniglie di ferro e dei chiodi che producono un assordante suono. Prima della rappresentazione della cena i confratelli convengono in un'unica sede e subito dopo la benedizione del cibo viene cantato sommessamente il “Miserere de sa Jovia Santa, poi ognuna delle due confraternite si riunisce nella propria sede per consumare la cena. Alla fine della cena si cantano i “Gotzos de sos Dolores”.

15 aprile, Chenapura de passioneVenerdì Santo (astinenza e digiuno)
Inizio Novena alla Divina Misericordia
ore 8, Processione Sas Eccresias
ore 9, Paraliturgia de S’Iscravamentu
ore 16, Solenne Azione Liturgica nella Passione del Signore
ore 19, Paraliturgia de S’Iscravamentu
ore 20, Processione per le vie del Paese

Lo stesso rito di “Sas Ecresias” viene ripetuto la mattina presto del Venerdì Santo che, appena finito vede iniziare il cerimoniale della rappresentazione de “S’incravamentu”. Sempre il pomeriggio del Venerdì durante la solenne celebrazione della Liturgia della Croce i “Cantores” sono chiamati alla pratica del canto a cuncordu, eseguendo tra i quali i “Gotzos de Santa Rughe”, durante il rito del bacio della Croce l’inno Vexilla Regis.

Segue il commovente e partecipato rito de “S’Iscravamentu” (discernimento del Cristo dalla Croce, basato su testo pubblicato nel settembre 1937 dalla rivista “Lares” che è composto da un canto eseguito a voce singola da 8 cantori e si articola su dodici ottave) che inizia con la Sequenza dello Stabat Mater, sempre a cura de Sos cantores de Garteddi, dove otto di essi eseguono i versi che compongono tale rito. Segue subito dopo il partecipato interru de “Zesu Cristos”, confraternite e fedeli percorrono le vie del paese portando in processione il simulacro del Cristo Morto.

16 aprile, Sabato Santo, giorno di silenzio e preghiera
ore 8, Lodi del mattino
Confessioni (9-12, 15-22)
ore 21.30  Chiesa SS Crocifisso. Solenne Veglia pasquale nella notte santa.

17 aprileDuminica de Pasca. Pasqua di Resurrezione
ore 8, Santa Messa
ore 10, Paraliturgia de S’Incontru
ore 10.30 Messa Solenne

Gli spari a salve dei fucilieri e il festante suono delle campagne suggellano “S’Incontru", suggestivo e antico rito che celebra e rievoca l’incontro del Cristo Risorto con la Madonna Addolorata.  

Due particolari pietanze caratterizzano la settimana della passione di Cristo di Galtellì: “sa minestra chin ambidda” (minestra con anguille), servita il giovedì santo durante una cena alla quale prendono parte solo i membri delle confraternite, e “sos coccorrois”, tipico dolce preparato con farina e vincotto mescolati ai segreti della tradizione; la sua preparazione avviene solo ed esclusivamente durante la notte tra il mercoledì e il giovedì santo.

Le confraternite curano minuziosamente la preparazione di ogni singolo particolare: intrecciano le foglie di palma che verranno offerte ai fedeli la Domenica delle Palme, e confezionano gli abiti indossati dalle statue nell’emozionante momento de S’Incuntru che avviene il giorno di Pasqua. 

18 aprile Paschisedda. Pasquetta
Visite guidate per le vie del borgo agli ambienti deleddiani, alle antiche chiese medievali, al castello di Pontes e all’ex convento dei frati mercedari e Cantina Asara.
Ingresso libero al Museo Etnografico “Sa domo ‘e sos Marras” con le tipiche lavorazioni artigianali. Per gli amanti della natura escursioni lungo i sentieri del Monte Tuttavista alla scoperta del monumento naturale di “sa preta istampata” e della statua del Cristo bronzeo.
Per l’occasione i ristoranti e gli agriturismo del borgo preparano diversi menu a base di piatti tipici locali e ricette deleddiane
L'info Point di Galtellì è a disposizione per visite guidate, buon cibo e laboratori artigianali.
tel 320 2759739 
0784 90150
infopointgaltelli@gmail.com 

Testo e audio a cura de Sos Cantores de Garteddi

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Vedi anche:"Sa Chita Santa in Garteddi" - La Settimana Santa a Galtellì" realizzato dall'Associazione Càmpana de runda 

*Sos Cantores de Garteddi (pagina facebook). A Galtellì, come in altri centri della Sardegna, il repertorio polivocale religioso, quasi sempre tramandato all’interno delle Confraternite, è ancora in uso nonostante negli anni settanta – ottanta si sia verificata una riduzione della sua pratica, fatto attribuibile, probabilmente, alla scomparsa  degli ultimi anziani Cantores (Cantori).Tra queste cerimonie religiose ultrasecolari si distinguono in modo particolare i riti culminanti della Settimana Santa, in cui le due confraternite sono chiamate alla pratica musicale dei canti liturgici e paraliturgici di tradizione orale su testi in latino e in dialetto. Dagli albori degli anni novanta trova una collocazione di primo piano, sempre nel pieno rispetto delle due Confraternite operanti, il coro “Sos Cantores”. (Vedi il testo completo in allegato)

Il panorama culturale di Galtellì è inoltre impreziosito dall'eccezionale lavoro di recupero della tradizione del Canto a tenore (Patrimonio immateriale dell'Umanità - Unesco) galtellinese. Consigliamo di visitare le pagine de  Su Tenore Santu Cristos , Su Tenore Garteddesu Tenore Garteseddu Coro Voches 'e Ammentos. Infine il Coro a voci miste con repertorio classico gospel, spiritual e religioso Galte Gospel Voices

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