Talenti lucani. Tra le venti città che si sono candidate al titolo di capitale della cultura italiana per il 2027, c’è anche Aliano in provincia di Matera, la cittadina in cui Carlo Levi ha vissuto il confino
Tra le venti città che si sono candidate al titolo di capitale della cultura italiana per il 2027, c’è anche Aliano in provincia di Matera, la cittadina in cui Carlo Levi ha vissuto il confino decretato dal fascismo. E’ una candidatura autorevole non solo perché il piccolo comune del Materano è stato considerato tra i borghi più autentici d’Italia, ma anche e soprattutto per la sua vitalità culturale e la sua capacità di mettere in risalto la bellezza misteriosa dei calanchi, ma anche per la cura che ha saputo avere della memoria dei luoghi in cui il medico torinese ha tratti il suo capolavoro “Cristo si è fermato ad Eboli.”
Dopo ottanta anni dal soggiorno obbligato di Levi, è possibile immergersi in quei luoghi e ricavarne la stessa atmosfera e le stesse sensazioni. La memoria storica è arricchita dalla preziosa Pinacoteca che custodisce alcune delle tele di Levi, dal Museo di quella “civiltà contadina ” che tanto ha stupito e suggestionato il medico scrittore, dal presepe artistico del grande Maestro Francesco Artese e dal Parco Letterario istituito in onore di Levi, le cui spoglie riposano nel locale cimitero del piccolo borgo materano.