Il Centro Studi Ignazio Silone , in Via del Carmine a Pescina, si trova all’interno dell’ex convento dei Minori Conventuali, edificato ai tempi di S. Francesco d’Assisi. Il convento fu soppresso nel decennio dell’occupazione militare con l’avvento dell’unità d’Italia e con l’applicazione delle ”leggi eversive”. Divenne teatro comunale e vi si esercitava, inoltre, il concorso bandistico di Pescina che raggiunse fama e prestigio nelle grandi città e all’estero tanto da essere denominato: ”Leonessa d’Italia”.
Dopo il terremoto del 13 gennaio del 1915, ”La Lega dei contadini” svolgeva le assemblee nel cortile dell’ex convento. E’ da notare anche che la ”Lega” aveva un quadro che raffigurava Cristo Redentore avvolto in un lungo camice sormontato dalla scritta: ”Beati gli assetati di giustizia” mentre sotto il quadro c’era la tromba di Lazzaro, ricordata da Silone sia in ”Uscita di Sicurezza” che in ”Una Manciata Di More” .
I contadini reclamavano al Principe Torlonia le terre del Fucino, rivendicando l’antico diritto di pesca su l’ex lago. Allo scopo veniva pubblicato un giornale che aveva per titolo: ”La Vanga”. Ignazio Silone espresse l’anelito di libertà e di riscatto dei contadini pescinesi nel suo primo e più celebre romanzo: ”Fontamara”, mettendo a nudo i problemi del Fucino (1930).
L’ex convento negli anni 1930 divenne carcere mandamentale. Infine, durante la seconda guerra mondiale, fu abbandonato e ridotto in uno stato pietoso.
Solo negli anni successivi alla morte di Ignazio Silone (1978), l’ex convento dei Minori Conventuali è stato ristrutturato e trasformato in Centro Studi, sotto la guida della Intendenza delle Belle Arti.
Il primo convegno è del dicembre 1988, sotto il patrocinio della Regione Abruzzo, con il titolo: ”Silone Scrittore Europeo”. Il premio, a carattere internazionale, fu stato assegnato – per il diario politico ”Mesi” (ed. Est-Ovest) – allo scrittore dissidente polacco Kazimierz Brandys.
Nel cortile del palazzo si trova una scultura realizzata da Pietro Cascella che si intitola “Monumento a tutti i giorni” e rappresenta una tavola imbandita con alcuni elementi che richiamano il romanzo Vino e pane..
All’interno del centro studi è importantissima la presenza della biblioteca e dell’archivio Siloniano, dono della Moglie Darina. L’edificio ospita annualmente il Premio Internazionale Ignazio Silone, a cui partecipano e vengono premiati i più importanti nomi nel panorama culturale internazionale.
Centro Studi Ignazio Silone