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ParkTime Magazine n.31

ParkTime Magazine n.31

Il nuovo numero di ParkTime Magazine

05 Dicembre 2024

ParkTime Magazine n.31
La rivista dei Parchi Letterari

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Il nuovo numero di ParkTime Magazine esce nel giorno della apertura della 23° edizione di Più libri più liberi, la fiera nazionale della Piccola e Media Editoria. La misura del mondo ne è il tema che rende omaggio a Marco Polo e al Il Milione: "Se leggere è percorrere nuovi territori e pensieri, i libri ne diventano la carta geografica." (PLPL)

 La nostra rete è presente proprio grazie alla Regione Veneto con un incontro paesaggistico e letterario dedicato a Colli Euganei e Colline del Prosecco. Da Francesco Petrarca ad Andrea Zanzotto: i Parchi letterari in Veneto che si ricollega alla mostra in corso a Pieve di Soligo “Zanzotto Euganeo. Sulle orme di Petrarca". 

 “La geografia di Andrea Zanzotto, da sempre considerato un poeta “stanziale”, non si riduce al quadrilatero più volte disegnato dalle sue precise indicazioni (Il Montello, le colline che da Pieve di Soligo arrivano fino ad Asolo, le Prealpi bellunesi e la terra di confine con il Friuli fino a Pordenone), ma in molteplici occasioni si è ampliata rivelando un interesse vivo e speciale per il territorio dei Colli Euganei…Dopo gli studi universitari a Padova, Zanzotto ha continuato a frequentare e ad amare l’eccezionale habitat euganeo che non a caso si ricollegava al lavoro di Francesco Petrarca” (Elio Armano e Paolo Gobbi). Un viaggio che Claudia Baldin, Giulio Osto e Patrizia Paradisi arricchiscono con una passeggiata poetica a Torreglia con Niccolò Tommaseo nei luoghi dell'abate Barbieri, partendo dalla targa posta dalla Famiglia Luxardo in onore dello scrittore e patriota autore dell'immortale Dizionario dei sinonimi e originario, come i Luxardo, della Dalmazia.

 Un paesaggio ha bisogno di parole per essere scolpito nella memoria, parole che suscitano emozioni e ricordi anche in chi quel paesaggio non ha mai vissuto di persona.  Sono le parole di Maurizia Girlando, avvocato e scrittrice torinese,  e dei ragazzi di una scuola della montagna pistoiese che hanno messo in scena nei boschi di Catello di Cireglio una novella del lessicografo e letterato Policarpo Petrocchi, loro concittadino e "titolare" del Parco Letterario. Sono le parole anche di chi pensa a squarciagola come il nostro Alessandro di Mattia per cui la felicità non è un punto di arrivo ma un percorso.

Geografia letteraria e turismo letterario offrono un modo unico e coinvolgente di esplorare il mondo attraverso le parole e le guide e le mappe letterarie aggiungono una dimensione visiva alla comprensione dei testi, un legame profondo tra narrativa e geografia. Ne è uno straordinario esempio la Guida letteraria della Svizzera italiana di cui ci parla l'amico Daniele Menenti . 

Sono i temi che hanno affrontato gli studenti della Scuola Holden di Torino che con quattro stili, quattro diverse e profonde sensibilità hanno declinato in modo nuovo spunti bufaliniani, tramandoli del proprio vissuto e arricchendoli di ciò che li ha colpiti nei giorni di residenza a Comiso nel Parco Letterario Gesualdo Bufalino guidati dal Sindaco della Città Maria Rita Schembari e dallo scrittore Andrea Tarabbia.

L'amore, la difesa, la conoscenza e la valorizzazione di un territorio, sono valori e ricchezze inestimabili, che ognuno di buon senso sceglie di tutelare e divulgare secondo le proprie attitudini e convinzioni. L'ultima opera di Tarcisio Agus “Arbus Monte di Soccorso”, ha aggiunto un tassello alla conoscenza del paesaggio sociale Parco Letterario Giuseppe Dessi in Sardegna.

Un paesaggio letterario può anche essere esplorato dall'alto per conoscerne l'evoluzione e la storia. Incrociando le risultanze di dati archeologici e di telerilevamenti aerei Stefano Mangoni ci racconta l'evoluzione delle campagne di Pietole narrate da Virgilio in Bucoliche e Georgiche mentre Nicola Coccia ci racconta al mistero della morte di Bert Hinkler, il leggendario pilota australiano, che dopo avere sorvolato il Casentino di Dante, san Francesco ed Emma Perodi si schiantò col suo aereo sulla cima del Pratomagno, in una fredda giornata dell’inverno di quasi cento anni fa. 

L'essenza di un Parco Letterario sta proprio nella identità e nella conoscenza del territorio propri di chi quei luoghi abita e ha visto evolvere. E' anche per questo motivo che la nostra rete sostiene la candidatura di Aliano a Capitale italiana per la Cultura 2027.

Una candidatura importante che va ben oltre il riscatto desiderato da Carlo Levi con la sua denuncia nel Cristo si è fermato a Eboli; sorvola il silenzio delle montagne, oltrepassa le infinite distese di argilla e guada i fiumi lenti e sornioni, ma non dimentica le storie dei santi e dei briganti, i sussurri delle fate, le urla delle streghe e gli ululati dei lupi mannari che ancora oggi raccontano i nostri territori e commuovono i viaggiatori. 

 Appoggiare la candidatura di Aliano significa incoraggiare la coesione sociale delle Comunità che popolano i borghi, le campagne, le isole, le montagne e anche i luoghi fortemente urbanizzati; significa non solo apprezzare le ricchezze ambientali, agroalimentari, architettoniche e artistiche dei piccoli centri e delle aree periferiche, ma conoscere e riconoscere l’importanza di tutto ciò che le circonda che ad Aliano come negli altri 40 Parchi Letterari in Italia e nel mondo, sono motore fondamentale per custodire il territorio dall’abbandono nel nome di quella “infinità di uomini senza nome” che nei secoli hanno contribuito a creare una ricchezza culturale unica da difendere, “…qualcosa che non è sanzionato, che non è codificato… e che è opera, diciamo così, del popolo, di un’intera storia, dell’intera storia del popolo di una città”. (Pier Paolo Pasolini, La forma della città, 1973).

Stanislao de Marsanich

Immagine di copertina : Porta ad Aliano (SdM)


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