7 dicembre, Castello di Pontes, Galtellì (Nu). Richiami deleddiani invita a partecipare ad un nuovo appuntamento con "I fantasmi degli antichi Baroni (che) scendevano dalle rovine del castello sopra il paese di Galte". Grazia Deledda, Canne al vento
Richiami deleddiani,
Comune di Galtellì (Nu) - Infopoint Galtellì
Parco Letterario Grazia Deledda,
invita a partecipare Sabato 7 Dicembre, ore 14:45 ad un nuovo appuntamento di
Passeggiando con Grazia al Castello di Pontes
“...la giornata dell’uomo lavoratore era finita, ma cominciava la vita fantastica dei folletti, delle fate, degli spiriti erranti. I fantasmi degli antichi Baroni scendevano dalle rovine del castello sopra il paese di Galte, su, all’orizzonte a sinistra di Efix, e percorrevano le sponde del fiume alla caccia dei cinghiali e delle volpi: le loro armi scintillavano in mezzo ai bassi ontani della riva, e l’abbaiar fioco dei cani in lontananza indicava il loro passaggio...e i nani e le janas, piccole fate che durante la giornata stanno nelle loro case di roccia a tesser stoffe d’oro in telai d’oro, ballavano all’ombra delle grandi macchie di filirèa, mentre i giganti s’affacciavano fra le roccie dei monti..."
Così Grazia Deledda nel suo capolavoro Canne al vento, diede fama eterna ai ruderi del castello di Pontes, oggi parte integrante del Parco Letterario Grazia Deledda, che ripercorre i luoghi citati dalla scrittrice premio Nobel.
La fortezza, edificata su un’altura ai piedi del monte Tuttavista, dalla quale si domina la piana del fiume Cedrino, svolse dall’XI secolo una funzione strategica nel proteggere i collegamenti tra la costa orientale e l’entroterra. Galtellì era allora importante sede religiosa e politica del giudicato gallurese e nel XIV secolo fu attaccata e conquistata dalla Corona aragonese.
Il castello fu abitato fino al XV secolo per poi essere abbandonato dal suo ultimo proprietario, il barone Guiso, il cui fantasma si aggirerebbe nottetempo tra le rovine, mentre quelli della sua famiglia sarebbero costretti in eterno nei sotterranei...
"Ecco ad un tratto la valle aprirsi e sulla cima a picco di una collina simile ad un enorme cumulo di ruderi, apparire le rovine del castello."
Storia, archeologia, leggenda, cultura e letteratura in un unica speciale esperienza nella Galte di Canne al vento con
