18 e 19 ottobre, Sulmona (Aq) Doppio appuntamento presso l'Aula Consiliare. Conversazioni con l'Archeoclub d'Italia "Da Sulmo a Roma, in cammino con Ovidio" e "Naso cothurnatus. Echi tragici e movenze teatralizzanti nelle epistole ovidiane dell’esilio"
In occasione della 10 Giornata Internazionale dei Parchi Letterari
La Città di Sulmona
Parco Letterario Ovidio
invita a partecipare a un doppio appuntamento
Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis, milia qui novies distat ab Urbe decem.
Mi è patria Sulmona, ricchissima di gelide acque, che dista nove volte dieci miglia da Roma.
Venerdì 18 ottobre, ore 17:30, presso l'Aula Consiliare della Città di Sulmona (via P. Mazara n. 21):
Da Sulmo a Roma, in cammino con Ovidio
Conversazioni a cura di Alessandro Bencivenga, Emanuela Ceccaroni, Rosanna Tuteri
in collaborazione con Archeoclub d'Italia - Sede di Sulmona;
Sabato 19 ottobre , ore 17:30, presso l'Aula Consiliare della Città di Sulmona (via P. Mazara n. 21): presentazione del saggio
"Naso cothurnatus. Echi tragici e movenze teatralizzanti nelle epistole ovidiane dell’esilio"
di Luigi Di Raimo (Mimesis, 2024), in collaborazione con META aps.
Può Ovidio esule essere considerato un poeta cothurnatus? La sperimentazione letteraria che attraversa tutta la sua produzione poetica fino alle elegie dal Ponto attinge anche al teatro? Quale ruolo svolge la tradizione drammaturgica greco-romana nel racconto della sua esperienza di relegato? Quali effetti produce il riuso di stilemi e modelli teatrali in una poesia di matrice elegiaca? Il volume tenta di rispondere a questi interrogativi unendo all’analisi filologica, intertestuale e lessicale dell’ultima poesia ovidiana un esame tecnico-formale delle dinamiche tipiche della messa in scena. La trama di allusioni e reminiscenze tragiche rintracciabile in Tristia ed Epistuale ex Ponto sembra, infatti, rispondere a una precisa strategia narrativa, che attraverso l’esasperazione patetica, la drammatizzazione di situazioni e personaggi, l’approfondimento emotivo e psicologico, dà vita a un racconto caratterizzato da una forte “attitudine teatrale”. (Mimesis, 2024)
Immagine Particolare da Abruzzoturismo, di F. Garofalo