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Viaggi Emozionali- teatro itinerante da opere di Grazia Deledda

Viaggi Emozionali- teatro itinerante da opere di Grazia Deledda

Il Comune di Galtellì invita il 22 Agosto e il 4 settembre, alle ore 20:30 alla ventunesima Edizione di “Viaggi Emozionali- teatro itinerante da opere di Grazia Deledda" con partenza dalla chiesa di S. Pietro.

04 Settembre 2022

“La Basilica cadeva in rovina; tutto vi era grigio, umido e polveroso: dai buchi del tetto di legno piovevan raggi obliqui di polviscolo argenteo che finivano sulla testa delle donne inginocchiate per terra, e le figure giallognole che balzavano dagli sfondi neri screpolati dei dipinti che ancora decoravano le pareti somigliavano a queste donne vestite di nero e viola, tutte pallide come l'avorio e anche le piú belle, le piú fini, col petto scarno e lo stomaco gonfio dalle febbri di malaria.” (Canne al vento)

La Basilica di San Pietro conserva ancora oggi tutto il suo splendore, tra pathos e mistero, a ricordare il trascorso di Galte e delle sue gentiCoro Voches 'e Ammentos

Il Comune di Galtellì invita il 22 Agosto e il 4 settembre, alle ore 20:30, alla ventunesima Edizione di “Viaggi Emozionali- teatro itinerante da opere di Grazia Deledda" con partenza dalla chiesa di S. Pietro,

A cura della Compagnia Bocheteatro di Nuoro, dalla Pro Loco di Galtelli con il contributo del Comune di Galtelli e la partecipazione del Coro Voches 'e Ammentos

"La manifestazione è uno spettacolo itinerante di teatro che si snoda lungo i luoghi più suggestivi del centro storico di Galtelli, a partire dalla bellissima chiesa Romanico/Pisana di San Pietro; luoghi che volta per volta diventeranno spazi scenografici ideali; dei veri e propri palcoscenici a cielo aperto, che ospiteranno gli attori di Bocheteatro alle prese con alcune delle pagine più belle della scrittrice nuorese, premio Nobel per la letteratura nel 1936, della quale ricorrono quest’anno le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita.

Prendere un romanzo, una novella, e trarne un copione teatrale autonomo anche se fedele all’originale, dando voce e aria alle battute, e dinamizzando le descrizioni e le parti narrative e didascaliche. Ne escono così materiali che testimoniano come la scrittrice nuorese presenti singolari e sorprendenti virtualità sceniche, un rapporto non risolto ma tutto da sviluppare col palcoscenico stesso. Il tentativo inoltre è di dare alla scrittrice una collocazione e una lettura più moderna, sviluppando alcuni dei suoi temi più cari, in particolare quello relativo al ruolo della donna nella famiglia e nella società. Grazia Deledda non è solo Sardegna, poiché non si limitò alla tematica e all'ambientazione sarda, nonostante la caparbia volontà di volere fare da sola “una grande letteratura sarda”. Volontà dunque anche di uscire dal mondo troppo ristretto e piccolo del proprio territorio, dove ancora oggi si rischia di rimanere impigliati nelle maglie dell’eccessivo antropologico culturale e geografico, alla ricerca di un’identità spesso difficile da recuperare e ricostruire."

L’adattamento drammaturgico dei testi sono dell’attore Giovanni Carroni di Bocheteatro, che firma anche la regia.



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