Il Comune di Røros (Norvegia),Parco Letterario Johan Falkberget Vi invita a partecipare a una meravigliosa produzione teatrale legata alla storia di Røros, all'opera di Johan Falkberget e ai suoi luoghi di ispirazione: le miniere Patrimonio Unesco
Come ogni estate il Comune di Røros (Norvegia), Parco Letterario Johan Peter Falkberget , Vi invita a partecipare alla meravigliosa produzione teatrale legata alla storia di Røros, all'opera di Johan Falkberget e ai suoi luoghi di ispirazione: le miniere oggi Patrimonio Unesco
Eli Sjursdotter
Christianus Sextus
a cura della Compagnia Teatrale Christianus Sextus e Falkberget Ringen
Il 30 e 31 luglio le antiche miniere sono lo scenario del festival teatrale dedicato ai luoghi e all'opera di Falkberget da parte della Compagnia Teatrale Christianus Sextus
Quest'anno la trama è basata sul romanzo di Johan Falkberget "Eli Sjursdotter". Nel 1719, durante la Grande Guerra del Nord, l'esercito svedese rientra in patria durante un inverno particolarmente rigido. Il soldato svedese Per Jönsa trova rifugio in una capanna di montagna dove viene accudito dalla contadina Eli Sjursdotter in aperto contrasto con il padre di lei che non le perdona di aiutare un soldato dell'esercito invasore.
Immersi in ciò ciò che rimane delle miniere Christianus Sextus il pubblico è protagonista in una straordinaria interazione tra arte, natura e storia e archeologia industriale nei luoghi della tragedia più conosciuta di Falkberget.
Questa è la decima estate che eminenti artisti e attori ci portano nei luoghi protagonisti dell'opera di Johan Falkberget. Ogni anno, l'installazione ha un nuovo tema, una nuova sceneggiatura e nuovi artisti.
La Compagnia prende il nome dal capolavoro di Falkberget "Cristiano Sesto", opera epica ambientata nel XVIII secolo.
Immerso nella sua valle nativa della Norvegia settentrionale, Johan Falkberget descrive la vita dura e austera dei contadini e minatori della valle. Una doppia e dura occupazione che caratterizzava la vita della maggior parte della sua gente. Il vero soggetto del romanzo diventa l'oscurità della miniera. L'autore distingue tra i lavoratori di città e quelli di campagna. La seconda attività è radicata in un passato medievale, mentre la prima è legata alla rivoluzione industriale. Gli altopiani del suo paese natale assumono l'aspetto di un paesaggio segnato da una ambiguità profonda: a volte il paesaggio è fiabesco, a volte da incubo. I personaggi popolari non sono stereotipati: sono caratteri speciali guidati da un forte desiderio di vita, una sorta di istinto di sopravvivenza a volte trafitto da un destino crudele o distratto.
(Foto @StanislaodeMarsanich edizione 2019. )