25 giugno - 31 luglio, Montella. Per 40 giorni il complesso monumentale di Rubedo al Monte trasformato in un grande Convivio per celebrare Dante Alighieri.
Giardini del complesso monumentale del Monte
Il Monte svelato
Storia e curiosità di una risorsa, non solo culturale, per le aree interne della Campania, nelle parole di chi l’ha riportata allo splendore attuale.
Rubedo al Monte. 40 giorni con Dante
25 giugno - 31 luglio
Presso il Complesso Monumentale di Santa Maria della Neve la Mostra “Nigredo, Albedo e Rubedo – Magnum Opus: omaggio a Dante” dell’artista torinese Enrico Mazzone.
L’evento, omaggio al Sommo Poeta in occasione dei settecento anni dalla morte, è ideato per trasformare per 40 giorni in un grande “Convivio“ il “Monte“ lo storico Complesso, che sarà interamente visitabile. Non solo ospiterà l’opera di Mazzone, ma con i suoi giardini e i suoi panorami mozzafiato farà da ineguagliabile cornice ad appuntamenti conviviali con poeti, narratori, musici, seminari e laboratori sull’agricoltura, il paesaggio rurale, l’accoglienza e la ricerca scientifica.
L’evento è organizzato dal Comune di Montella e dall’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, presieduta da Michele Santoro.
La mostra dell’artista Enrico Mazzone si compone di un corpus di circa 70 disegni e di un foglio metrico di 94 metri x4,. Esposta all’interno del Complesso è accompagnata da musiche e giochi di luci curate nel dettaglio dal direttore artistico e curatore della mostra Aldo Zarra.
”40 giorni con Dante“ offre l’opportunità al visitatore di immergersi nella Storia e vivere un connubio perfetto, quello tra il Complesso Monumentale di Santa Maria della Neve e l’opera dell’Artista che fin dal primo sopralluogo ha espresso l’entusiasmo di poter esporre in un luogo come Il Monte, “i cui chiostri e ambienti mi sono apparsi come straordinari scrigni di bellezza”. “Il disegno prende forma nel 2015, – afferma l’artista torinese – in un paesino della costa sud occidentale della Finlandia: Rauma, dove atterrai dopo essere stato chiamato da una residenza d’artista (Raumars). Una cartiera mi donò una bobina di carta fallata di dimensioni ingombranti, 97metri x4, chiedendomi di farla diventare da errore un’opera d’arte. Decisi di percorrere l’idea di trasformare un errore in eccellenza. Il comune di Rauma mi garantì la sicurezza, e il luogo, per completare questo arduo ma incredibile percorso creativo, arrivando oggi a poterlo esporre in un algoritmo di eventi nel Comune di Montella”.
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