Home Mission Parchi Viaggi Eventi Almanacco Multimedia Contatti
Torna agli Eventi
La Bella di Monza VI edizione

La Bella di Monza VI edizione

2 maggio. VIDEO. LE VOCI DELLA ROSA. Progetto poetico, artistico e musicale dedicato alla rosa a cura di Elisabetta Motta. Con letture di Alberto Nessi, Davide Ferrari, musiche all'arpa diVincenzo Zitello. Acquarelli di Luciano Ragozzino

02 Maggio 2021

Monza, Villa Reale 
2 maggio
Nell'ambito della rassegna
 MIRABELLO CULTURA X EDIZIONE 2021
 : da Dante Alighieri alla Regina Margherita 
Vedi il programma completo gennaio dicembre 2021

La Casa della Poesia di Monza, con il Comune di Monza, la Reggia di Monza, I Parchi Letterari , Il Parco Letterario Regina Margherita e  Parco Valle Lambro. 

La Bella di Monza VI Edizione

LE VOCI DELLA ROSA
Progetto poetico, artistico e musicale dedicato alla rosa a cura di Elisabetta Motta

Il video ( qui di seguito, ndr) sarà pubblicato il 2 maggio sul canale youtube e sulle pagine social de La Casa della Poesia di Monza

Video con interventi di:
Elisabetta Mottapresentazione del progetto e degli acquarelli originali di Luciano Ragozzino
Alberto Nessilettura poetica
Davide Ferrari: lettura poetica
Vincenzo Zitello:  musiche inedite eseguite all’arpa

Il video presenta in anteprima un progetto di ampio respiro legato al tema “la rosa” trattato dal punto di vista poetico, pittorico e musicale. Elisabetta Motta conduce per mano il lettore nell’affascinante mondo della rosa ripercorrendo sinteticamente la fortunata stagione poetica di questo fiore che dai lirici greci del VII secolo fino ai giorni nostri ha ispirato le voci dei poeti per la sua bellezza, il profumo, il colore, ma anche per il suo farsi simbolo di civiltà. E del resto come sottrarsi al fascino che questo fiore esercita, acuito anche dal profondo legame che lo lega alla poesia? La sua natura non è solo un dispiegarsi di forme e colori saldamente ancorati alla terra con le proprie radici, ma è uno scaturire di tensioni tra la terra e il cielo, un corpo a corpo continuo con il mistero dell’essere e le aporie del tempo, coi precipizi dell’amore e della morte. Per questo nonostante il monito di Giorgio CaproniButtate pure via / ogni opera in versi e in prosa. Nessuno è mai riuscito a dire /cos’ è nella sua essenza, una rosa” i poeti continuano a scriverne, cercando di esprimerne il fascino e la bellezza,  pur rendendosi conto della ineffabilità di questo tema.

Il già vasto immaginario poetico e artistico di questo fiore è arricchito di nuove tinte e impressioni grazie agli originali acquarelli di Luciano Ragozzino dedicati alla rosa che vengono illustrati attraverso il commento di Elisabetta Motta che ne riconduce il motivo ispiratore alle poesie dei seguenti poeti: Fabio Pusterla, Davide Ferrari, Alberto Nessi, Corrado Bagnoli, Fabio Franzin, Donatella Bisutti, Mariangela Gualtieri, Tiziano Fratus.  L’occhio del biologo si fonde con quello dell’artista, le illustrazioni apparentemete naturalistiche fondono con soluzioni inverosimili rappresentazioni delle cose percepite e interiorizzate in una costante osservazione della realtà naturale, reinterpretata attraverso la suggestione dei testi poetici.

Le composizioni originali di Vicenzo Zitello eseguite all’arpa, viaggiando aleggianti e sospese tra i roseti in fiore, deliziano il nostro udito, facendosi celebrazione ardente della musica della rosa. I pezzi inediti eseguiti sono: “Le rose senza pace”, brano ispirato dalla lettura del testo poetico di Fabio PusterlaCrooked Rose” e “La rosa della vigna” ispirato dalla lettura del testo “La rosa” di Davide Ferrari, poeta che interviene commentando e leggendo il componimento sia in lingua dialettale pavese che in lingua italiana. Si tratta di un componimento che ci riporta nel contesto dell’Oltrepò pavese, da cui proviene la famiglia paterna del poeta e ricorda di un’antica tecnica per salvaguardare l’integrità della vigna, che consisteva nel piantare all’inizio del filare una rosa. La rosa, infatti oltre a subire per prima l’effetto di carenza di minerali, manifestava anche i sintomi di eventuali parassiti, ragni o muffe che aggradivano lei prima che la vite, permettendo di salvare l’integrità della vigna.  Un sacrificio necessario che diviene oggetto di riflessione da parte del poeta per veicolare una sua dichiarazione di poetica.  Egli infatti vorrebbe lasciarsi “sfogliare” e “sbranare” dai lettori, dando in pasto al lettore la sua lingua e i suoi versi.

L’altro poeta coinvolto è Alberto Nessi, che introduce e commenta il testo poetico inedito “La rosa del Serpiano, ispirato da un affresco del 1500 in cui è ritratta la Madonna e Gesù bambino che le porge la rosa. Un invito al lettore affinché possa unirsi a lui nella vibrante preghiera che la rosa  possa farsi veicolo di protezione per tutto quanto chiede salvezza.

La Casa della Poesia di Monza

Torna agli Eventi
Creazione Siti WebDimension®