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#iorestoacasa e partecipo a Sa Chita Santa a Galtellì. A cura de Sos Cantores de Garteddi

#iorestoacasa e partecipo a Sa Chita Santa a Galtellì. A cura de Sos Cantores de Garteddi

Galtellì, il paese reso immortale in Canne al Vento, vive uno dei periodi più significativi dell’anno con le cerimonie e gli antichi canti religiosi in lingua sarda e latina, tramandati dalle confraternite Santa Rughe e Sas Animas

02 Aprile 2020

Per celebrare insieme la Settimana Santa abbiamo chiesto a Sos Cantores Cantores de Garteddi di regalare agli amici de I Parchi Letterari un prezioso documento che condividiamo con entusiasmo. SdM

"Il Cristo che sta dietro la tenda giallastra dell’altare, e che solo due volte all’anno viene mostrato al popolo, scende dal suo nascondiglio e cammina…Grazia DeleddaCanne al vento

Sa Chita Santa
La Settimana Santa a Galtellì 
Parco Letterario Grazia Deledda

a cura de Sos Cantores de Garteddi*

(per ascoltare i cori sacri clicca i link in evidenza)

Galtellì, il paese reso immortale da Grazia Deledda in Canne al Vento, vive uno dei momenti più significativi dell’anno. E’ durante la Settimana Santa che il sentimento religioso insito nella comunità galtellinese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione. Tra le più coinvolgenti della Sardegna, la Settimana Santa nell’antico borgo medioevale è un’esperienza unica e appassionante. Fede e tradizione si amalgano in rituali di origine spagnola tramandati da secoli dalle due confraternite del paese, Santa Rughe (1614) e Sas Animas (1729), che accompagnano con antichi canti religiosi, in lingua sarda e latina, le diverse cerimonie.

Quest'anno non sarà possibile seguire i riti di persona e la maggior parte di essi non potranno essere svolti. Abbiamo pensato di provare a viverli comunque insieme e a distanza con questa piccola ma sentita iniziativa.

Con la benedizione delle palme e degli ulivi (che viene seguita di solito dallo lo scambio di “sos passios” tra i priori delle confraternite), nel giorno della Domenica delle Palme, duminica de pramaè iniziata anche a Galtellì questa Settimana Santa particolare per tutti noi.

Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo si celebra la Messa in Cena Domini, che inaugura il Triduo pasquale, dove nel suo interno si svolge la cerimonia del “Lavabis” (lavanda dei piedi) durante la quale si canta il Miserere – Salmo 50-.

Segue il rito de “Sas Ecresias”, processione lungo le vie e le chiese del centro storico accompagnata (non quest'anno) dal canto delle due confraternite e dal suono delle “metraculas” suonate dai bambini, tavole di legno alle quali vengono attaccate delle maniglie di ferro e dei chiodi che producono un assordante suono. Prima della rappresentazione della cena i confratelli convengono in un'unica sede e subito dopo la benedizione del cibo viene cantato sommessamente il “Miserere de sa Jovia Santa, poi ognuna delle due confraternite si riunisce nella propria sede per consumare la cena. Alla fine della cena si cantano i “Gotzos de sos Dolores”.

Lo stesso rito di “Sas Ecresias” viene ripetuto la mattina presto del Venerdì Santo che, appena finito vede iniziare il cerimoniale della rappresentazione de “S’incravamentu”. Sempre il pomeriggio del Venerdì durante la solenne celebrazione della Liturgia della Croce i Cantores sono chiamati alla pratica del canto a cuncordu, eseguendo tra i quali i “Gotzos de Santa Rughe, durante il rito del bacio della Croce l’inno Vexilla Regis.

Segue il commovente e partecipato rito de “S’Iscravamentu” (discernimento del Cristo dalla Croce, basato su testo pubblicato nel settembre 1937 dalla rivista “Lares” che è composto da un canto eseguito a voce singola da 8 cantori e si articola su dodici ottave) che inizia con la Sequenza dello Stabat Matersempre a cura de Sos cantores de Garteddi, dove otto di essi eseguono i versi che compongono tale rito. Segue subito dopo il partecipato interru de “Zesu Cristos”, confraternite e fedeli percorrono le vie del paese portando in processione il simulacro del Cristo Morto.

Sos Cantores de Garteddi

Vedi anche:"Sa Chita Santa in Garteddi" - La Settimana Santa a Galtellì" realizzato dall'Associazione Càmpana de runda (Pagina Facebook)

*Sos Cantore de Garteddi (pagina facebook). A Galtellì, come in altri centri della Sardegna, il repertorio polivocale religioso, quasi sempre tramandato all’interno delle Confraternite, è ancora in uso nonostante negli anni settanta – ottanta si sia verificata una riduzione della sua pratica, fatto attribuibile, probabilmente, alla scomparsa  degli ultimi anziani Cantores (Cantori).Tra queste cerimonie religiose ultrasecolari si distinguono in modo particolare i riti culminanti della Settimana Santa, in cui le due confraternite sono chiamate alla pratica musicale dei canti liturgici e paraliturgici di tradizione orale su testi in latino e in dialetto. Dagli albori degli anni novanta trova una collocazione di primo piano, sempre nel pieno rispetto delle due Confraternite operanti, il coro “Sos Cantores”. (Vedi il testo completo in allegato)

Il panorama culturale di Galtellì è inoltre impreziosito dall'eccezionale lavoro di recupero della tradizione del canto a tenore (Patrimonio immateriale dell'Umanità - Unesco) galtellinese. Consigliamo di visitare le pagine de  Su Tenore Santu Cristos e su Tenore Garteddesu.

Sos_Cantores_de_Garteddi.pdf

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