In occasione della Giornata Internazionale della Poesia e delle Foreste (21 MARZO), il Parco Letterario Federico II di Melfi Vi invita a una tavola rotonda dal titolo “Riserve culturali. Proteggiamo la cultura”,
In occasione della Giornata Internazionale della Poesia e delle Foreste (21 MARZO), il Parco Letterario Federico II di Melfi organizza presso il Cineteatro “Ruggiero II” di Melfi per la serata del una tavola rotonda dal titolo “Riserve culturali. Proteggiamo la cultura”, in cui gli autori dei contributi confluiti in Augustali – LA PRIMA PUBBLICAZIONE SISTEMATICA CURATA DA UN PARCO LETTERARIO che prende il nome di una delle monete più importanti coniate dalla zecca di Federico II di Svevia – presenteranno gli esiti delle loro ricerche in un incontro-spettacolo (reading) che non mancherà di rappresentare un momento di condivisione e riflessione sulla improrogabile necessità di ripartire dalla cultura, salvaguardando e difendendo i luoghi, la storia, l’identità culturale dei territori.
I due volumi di Augustali, in linea con l’azione
complessiva del Parco Letterario Federico II di Melfi, di cui rappresentano la
più piena e diretta espressione, si propongono
– stando all’eloquente sottotitolo – di salvare e proteggere, attraverso
la ricerca e il dibattito, “i temi e le culture del territorio”, finalmente
sottratti all’oblio e ricollocati, invece, pur se in un tempo come il nostro
per certi versi così cangiante, disattento, “liquido”, entro un orizzonte più
consono, di giusta centralità.
In un viaggio affascinante tra le
pagine della storia e le pieghe del tempo, tra luoghi immaginifici, spazi
identitari, la forte dimensione comunitaria del Vulture-Melfese e, più in
generale della Basilicata, così, la miscellanea di studi riscopre e indaga il
territorio attraverso una stimolante pluralità di approcci e sguardi, una
feconda molteplicità di temi e prospettive.
Tant’è, “lo scopo di Augustali –
si legge nella premessa ai volumi – è avviare una serie di studi su un’area
dove sono state sempre vivaci l’editoria e la critica storica e dove sono pochi
gli intellettuali che si occupano di biografie, di scrittura creativa, di
ricerca scientifica. Il nostro convincimento è che non sia sufficiente il benessere
economico irradiato dal nostro territorio dalla FCA e dalle aziende
dell’indotto dell’agro-alimentare, senza un parallelo benessere culturale”.