Ogni anno la
Comunità di Røst lancia un messaggio al mondo intero dal bel mezzo dell'Oceano Atlantico: qui, oltre il Circolo Polare Artico,
natura e cultura, passato e futuro, rispetto, dialogo, solidarietà e integrazione non sono considerati separatamente.
Il patrimonio culturale e ambientale dell'Isola viene celebrato ogni anno nel corso della breve stagione estiva con una manifestazione che si sviluppa intorno a tre temi principali:
- la rievocazione di una storia incredibile: il viaggio, il naufragio e il salvataggio del veneziano Pietro Querini;
- un prodotto alimentare fantastico conosciuto e apprezzato in tutta Europa e in particolare nell'Italia interna: lo stoccafisso;
- la tutela di una riserva ambientale unica nel suo genere.
Da cinquecento anni il forte legame tra Røst e l'Italia è alimentato da scambi commerciali e culturali tenuti in vita da generazioni di viaggiatori, diplomatici, associazioni culturali come la Dante Alighieri, storici, commercianti, naturalisti e non ultimi i discendenti dello stesso Pietro Querini che dall'Italia hanno promosso tra le tante cose anche il gemellaggio con la cittadina veneta di Sandrigo e inaugurato la Via Querinissima.
La straordinaria avventura di Pietro Querini è anche la trama della prima produzione lirica di Røst, un evento che ogni due anni quadruplica in pochi giorni la popolazione della piccola isola (617 persone,wikipedia ) e ne coinvolge la maggior parte degli abitanti.
Conservata negli archivi vaticani, la storia del naufragio del patrizio veneziano Pietro Querini avvenuto nel 1432, è stata tradotta in norvegese solo nel 1900, ma a Røst è conosciuta da sempre.
Trasformare il racconto in un'opera eseguita nei luoghi narrati dallo stesso Querini e da Nicolò de Michiele e Cristofalo Fioravante, è stata un'idea della cantante lirica di Røst Hildegunn Pettersen, messa in scena per la prima volta nel 2012. Il compositore Henning Sommerro e il librettista Ragnar Olsen hanno realizzato un'opera teatrale di 90 minuti con un mix di cantanti e musicisti professionisti e con la partecipazione di numerose comparse dell'isola.
Un cormorano ha il ruolo della voce narrante (tre cormorani sono il simbolo di Røst) e il coro è composto in parte da veri pescatori, dal Pastore,il dottore, il presidente del Comitato Dante locale Kjell Arne Helgebostad, e un gran numero di bambini che si esibiscono interpretando i naufraghi veneziani e i propri antenati .
Querini proveniva da una delle città più ricche del mondo e naufragò in una delle sue isole più povere e remote d'Europa, dove fu accolto con generosità e genuina bontà. Molto è cambiato da allora; la Norvegia è oggi una delle nazioni più ricche del mondo, ma il calore e l'accoglienza degli abitanti sembrano essere immutati: "It was the idea of Røst-born opera singer Hildegunn Pettersen to turn the tale into an opera performed on location, a project as Quixotic in conception as it is impressive in its realisation." Financial Times , agosto 2014
Il 25 aprile 1431 il Patrizio Veneziano Pietro Querini, salpò dalla veneziana Candia (l'isola di Creta in Grecia), verso le Fiandre a bordo della "caracca" Querina con un carico di Malvasia, spezie, cotone, cera, allume di rocca e altre mercanzie. L'equipaggio era composto da sessantotto uomini di diverse nazionalità. Suoi luogotenenti erano Nicolò de Michiele, patrizio veneto, e Cristofalo Fioravante, comito.
Il 14 settembre, superato Capo Finisterre, vennero sorpresi da terribili tempeste e furono trascinati a nord dell'Irlanda. Senza timone e con la nave disalberata, andarono alla deriva per diverse settimane, spinti dalla Corrente del Golfo... 16 marinai superstiti, naufragarono tra il 5 e il 6 gennaio 1432 sullo scoglio deserto di Sandøy, nell'arcipelago norvegese delle Lofoten, oltre il Circolo Polare Artico, dove sopravvissero mangiando "
vermicelli, chiocciole e conchiglie..."...per essere poi salvati dai pescatori della vicina isola di Røst. I circa 120 abitanti dell'isola erano in buona parte dediti alla pesca del merluzzo e alla sua all'essiccazione. I naufraghi rimasero circa quattro mesi nell'isola.
Della permanenza il Querini scrisse una relazione per il Senato di Venezia ancora oggi conservata nella Biblioteca Apostolica Vaticana: "
Per tre mesi all’anno, cioè dal giugno al settembre, non vi tramonta il sole, e nei mesi opposti è quasi sempre notte. Dal 20 novembre al 20 febbraio la notte è continua, durando ventuna ora, sebbene resti sempre visibile la luna; dal 20 maggio al 20 agosto invece si vede sempre il sole o almeno il suo bagliore…gli isolani, un centinaio di pescatori, si dimostrano molto benevoli et servitiali, desiderosi di compiacere più per amore che per sperar alcun servitio o dono all’incontro…vivevano in una dozzina di case rotonde, con aperture circolari in alto, che coprono con pelli di pesce; loro unica risorsa è il pesce che portano a vendere a Bergen. (...)
Visita le pagine del Parco (in norvegese sul sito del Comune di Rost):
https://rost.kommune.no/hva-er-en-litteraturpark/category993.html
Vedi il programma in aggiornamento e le info su prenotazioni, alloggi e le modalità di viaggio su:
https://www.querini.no/