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La Festa dei serpari a Cocullo

La Festa dei serpari a Cocullo

Il primo maggio 2019 torna a Cocullo (Aq) la Festa dei Serpari in onore di San Domenico Abate. "Li ciaralle sono ispirati…le serpi agitate, oggi sarà gran festa”.

30 Aprile 2019
“Li ciaralle sono ispirati…le serpi agitate, oggi sarà gran festa”.

Il primo maggio 2019 torna a Cocullo (Aq) la
Festa dei Serpari
in onore di San Domenico Abate.

"Il cerimoniale di questa festa inedita è, da sempre, condito di atti propiziatori e superstiziosi che affondano le radici in un passato lontano del tipo, suonare la campanella all’interno della chiesa e tirando la cordicella con la bocca, rito che metterebbe il fedele al sicuro dal mal di denti, o ancora terra benedetta portata a casa e sparsa nei campi, che salverebbe i raccolti dagli animali nocivi, pani benedetti distribuiti da ragazze in costume che avrebbero virtù antirabbiche. Con l’arrivo della primavera, gli abitanti del paese si recano nei campi per catturare i serpenti che saranno gli accompagnatori della statua del santo durante la processione." Cocullo - Il Paese dei Serpari, di Sergio Scacchia

L’annuncio dell’inizio della festa è dato dall’arrivo delle Compagnie di Pellegrini cui segue il Corteo in costume per l’offerta dei ciambellani.
Nella piazza principale sostano i serpari che, in attesa della processione, esibiscono le serpi che sono riusciti a trovare nelle campagne vicine. I serpari iniziano la loro ricerca già a fine marzo, inizi aprile, silenziosi e attenti ad ogni rumore come li descrive Gabriele d'Annunzio nella tragedia la  "Fiaccola sotto il moggio" ambientata nella vicina Anversa: "Non fa sosta alle soglie. Passa. E' frate del vento...poco parla...ha branca di nibbio, vista lunga. Piccolo segno gli basta. Perché triemi il filo d'erba capisce...".

Custodiscono le serpi per una quindicina di giorni facendo ogni attenzione per non fare loro del male. La mattina all'alba il piccolo borgo di Cocullo è già pieno di devoti di San Domenico che arrivano dalla Ciociaria, Molise, Lazio, Molise e Campania.
Dopo la Santa Messa solenne delle 11, parte la processione. Lungo le vie di Cocullo viene portata la statua di San Domenico con decine di serpenti aggrovigliati che dopo la festa saranno liberati e rilasciati nei luoghi dove sono stati trovati.
Una celebrazione piena di magia e di fascino che vede al centro la religiosità di una comunità, il culto di San Domenico e le credenze che ruotano attorno alla figura del santo: dal ruolo terapeutico del tiro della campanella con i denti, alla terra benedetta deposta dietro un altare laterale e sotto al pavimento del santuario, fino alla vestizione della statua con i serpenti prima della processione.
 
La festa coinvolge tutti i Paesi della Valle Peligna con Il Cammino di San Domenico Abate che inizia già il 30 aprile da Villalago per passare da Anversa degli Abruzzi fino a Cocullo.
Dal 2 al 5 maggio il cammino prosegue per Bugnara, Caramanico, Mammarosa, Passo Lanciano e Pretoro.

Per info: 
http://www.comune.cocullo.aq.it https://coculloproloco.it/
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