“
Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente”.
Così
Albino Pierro spiegò la svolta dialettale della sua poesia per cui venne più volte candidato al Nobel per la Letteratura. In dialetto descrive Tursi, un incredibile esempio di architettura spontanea ricca di volte, vicoli, grotte e scale, tra cui le
petrizze, una ripida strada realizzata nel ‘600 da Carlo Doria con lo stesso numero di gradini di quel Palazzo Doria che a Genova venne in seguito chiamato Palazzo Tursi.
In alto domina il rione della
Rabatana (dal saraceno
Rabat), circondato dai calanchi, le
Jaramme cantate dal poeta.
Sede del Parco è la
casa di Albino Pierro (‘u paazze), da cui si gode di una suggestiva vista sui calanchi verso il Santuario di Anglona (VII XII sec), sorto sulle rovine della colonia greca di Pandosia.
Giovedì 21 marzo la
casa museo di Albino Pierro sarà aperta dalle dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.
Inoltre il nuovo “
Percorso della poesia pierriana” con le targhe letterarie posizionate in vari luoghi del borgo (è possibile procurarsi l’applicazione su
www.albinopierro.it) renderà la visita di Tursi indimenticabile.
Per info
centrostudi.apierro@gmail.com , cell 333 6401629