Comunicato Stampa:
PREGEVOLE INCONTRO AL PARCO D’ANNUNZIO DI ANVERSA
In occasione della 2ª Giornata Nazionale dei Parchi Letterari
Vivace, appassionante e ricca di spunti interessanti la
CONVERSAZIONE SU D’ANNUNZIO E LA FIACCOLA SOTTO IL MOGGIO svoltasi Domenica 23 ottobre ad Anversa degli Abruzzi per la
2ª Giornata Nazionale dei Parchi Letterari.
Dopo il saluto del Sindaco
Gianni Di Cesare e l’introduzione di
Mario Giannantonio referente del Parco Letterario “Gabriele D’Annunzio”, i quattro qualificati relatori hanno intrattenuto l’attento pubblico con interventi originali ed efficaci.
Franca Minnucci ha ripercorso la genesi dell’opera nel suo contesto storico-geografico e ha approfondito il significato simbolo della fiaccola e del fuoco, sottolineando la spiritualità della tragedia ed il suo profilo incentrato sul decadimento della borghesia abruzzese in antitesi al carattere popolare de “
La figlia di Iorio” che l’ha preceduta.
Suggestivi i rimandi al teatro classico greco illustrati da
Valerio Tommaso Baldassarre, evidenziati anche dall’autore in alcuni suoi appunti sull’incipit del manoscritto con riferimento ai testi di Eschilo; molto efficace il focus sul personaggio di Edia Fura, il “serparo” di Luco dei Marsi che richiama antichi riti e sentite tradizioni popolari.
Amedeo Fusco ha voluto ricordare le visite di D’Annunzio nella Valle del Sagittario insieme a Francesco Paolo Michetti e gli amici del Cenacolo, introducendo significativi collegamenti tra “
La fiaccola sotto il moggio” ed il filone letterario del “verismo”, ha evidenziando alcune relazioni presenti nelle “Novelle della Pescara” e nel romanzo “L’innocente” e concluso con i richiami dell’opera alle tematiche classiche di celebri poeti latini.
Una tragedia “aristocratica” è stata la definizione di
Marzio Maria Cimini che ha posto l’attenzione sui contrasti decadentisti tra le famiglie dei Di Sangro e degli Acclozamòra, ben tratteggiando i profili dei principali personaggi ed arricchendo l’intervento con significative citazioni dannunziane; molto interessanti le considerazioni sulla ineguagliabile espressività linguistica di D’Annunzio che ha utilizzato nella sua vita
oltre 80.000 lemmi rispetto ai circa 7.000 usati delle persone più istruite!
L’incontro si è concluso con una calorosa performance di Franca Minnucci che ha recitato un brano tratto dal celebre “
monologo” di Gigliola, la sventurata eroina della Fiaccola sotto il moggio. Grande apprezzamento per l’iniziativa da parte del pubblico presente con proposta di promuovere prossimamente un altro incontro dedicato a D’Annunzio e i suoi rapporti con il Fascismo.
Mario Giannantonio