21 marzo. Sul luogo dove Pier Paolo Pasolini è stato brutalmente assassinato la notte tra il 1 e il 2 novembre del 1975 vi sono adesso dei sentieri costellati di suoi versi, come fiori di pietra, sorti all’Idroscalo
Pier Paolo Pasolini e il Parco letterario a lui dedicato.
In memoria: una riflessione che ci riporta al poeta scomparso.
Sul luogo dove Pier Paolo Pasolini è stato brutalmente assassinato la notte tra il 1 e il 2 novembre del 1975 vi sono adesso dei sentieri costellati di suoi versi, come fiori di pietra, sorti all’Idroscalo: lastre bianche incastonate su più rocce che conducono al monumento a lui dedicato, opera realizzata dallo scultore Mario Rosati.
Vi sono luoghi dove qualcosa si fissa nell’aria e resta sospeso e non se ne andrà mai. A fianco di questo tempio all’aria aperta, una vasta area è stata sottratta al degrado a Ostia, dai volontari del Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia, che si prendono cura anche del Parco letterario dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Oggi è possibile entrare a contatto con la natura in un quadro naturalistico speciale che include uno specchio lacustre proprio a ridosso delle acque del mare.
Ho sempre amato Ostia con la sua bellezza naturalistica e le sue incongruenze, con il suo mare a lambire le bellissime dune e a seguire le coste urbane con i suoi edifici razionalisti, e la sua vita pulsante. E se Paul Valéry scrive che il primo verso una lirica ci è regalato dal Cielo, è sotto quel cielo stesso che dobbiamo ricordare, sotto quel cielo testimone di ciò che è stato che ci rende testimoni a nostra volta, liberi per questo, liberi di voler ricordare.
In memoria di Pier Paolo Pasolini
Sei tu ad osservare noi
dal fondo grigio dei tuoi ritratti.
Scende uno spietato chiarore
sulla memoria
di questa periferia
eterna.
Nella terra,
in uno spiazzo non lontano
dal mare,
nei tuoi luoghi persi
ti hanno trovato.
Nella terra, vicino al mare.
Ma già le tue parole
le avevi scagliate.
Roma, 5 settembre 2016
