Home Mission Parchi Viaggi Eventi Almanacco Multimedia Contatti
Torna all'Almanacco
Sette fiabe gotiche. C’era una volta la paura...  Il libro e l'audiofiaba

Sette fiabe gotiche. C’era una volta la paura... Il libro e l'audiofiaba

Sono sette le novelle scelte e riscritte sul fil rouge del genere gotico, fiabe nere, narrazioni accomunate dall’horror, con lo scopo di comunicare che della paura si ha bisogno per crescere, e dall’incipit: C’era una volta la paura...

20 Ottobre 2021

ParkTime Magazine n. 17

Sette fiabe gotiche  (Tau, 2021)
 di Paola Benadusi Marzocca
 Prefazione di Sandro Lombardi 
 Commenti storico-geografici di Alberta Piroci Branciaroli

 Sono sette le novelle scelte e riscritte sul fil rouge del genere gotico, fiabe nere, narrazioni accomunate dall’horror, con lo scopo di comunicare che della paura si ha bisogno per crescere, e dall’incipit: C’era una volta la paura... 

Sette fiabe scelte e riscritte dalle “Novelle della nonna” di Emma Perodi, ricche di colpi di scena, fatti prodigiosi, misteriosi e di incontri fiabeschi. Ambientate in un medioevo fantastico, espressione fondamentale di un patrimonio folcloristico popolare che si perde nella notte dei tempi. In esse una sottile parete divide la religione dalla magia e l’interminabile lotta fra buoni e cattivi si scatena in tutte le sue possibili declinazioni chiamando in causa i Santi, la Madonna, il Diavolo e la sua orda di demoni nei loro molteplici travestimenti. Lo sfondo potrebbe davvero assomigliare al villaggio degli Hobbit di Tolkien. 

Fiabe come “La criniera del leone” o “La fidanzata dello scheletro” ci catapultano in un immaginario fantasy, gotico e noir e ci restituiscono il gusto incantato della tradizione orale. 

 Gli approfondimenti storico-geografici di Alberta Piroci Branciaroli rendono l’opera più interessante dal punto di vista didattico; i suggerimenti di itinerari permettono una migliore conoscenza del Territorio sul quale insiste il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, area protetta entrata a far parte quest’anno della Green List della IUCN (International Union for the Conservation of Nature).

 L'autrice approccia un novelliere, quello di Emma Perodi, che ha il merito di conciliare due opposti: la dimensione esotica e quella domestica. Infatti le "Novelle della nonna", come sono generalmente note le "Fiabe fantastiche" della Perodi (1893), sono ambientate tra i monti del Casentino (terra natale di Paola Benadusi) ed evocano quei panorami, quei borghi, quei boschi, quelle rovine, quegli inverni, così quotidiani per chi ci ha passato l'infanzia e l'adolescenza (oltre a Benadusi, è il caso anche di chi scrive), investendoli con un potente, quasi violento afflato fantastico, ma non così assoluto da soverchiare lo zoccolo duro di un legame mai interrotto con la realtà e con la vita, che è probabilmente all'origine dell'apprezzamento di cui ne faceva oggetto Elsa Morante. 
Un'altra coppia di opposti che si conciliano è data, nella Perodi come nella Benadusi, dall'elettrizzante incontro tra la dimensione "per l'infanzia" (la presenza del "c'era una volta", le "persone oneste e perbene", i signori di bell'aspetto su magnifici cavalli, i nanetti della valle...) e l'evocazione di forze oscure e demoniache (si veda la bellissima "Il Diavolo e il Romito" che si svolge a Bibbiena).
 Nel tempo senza tempo e nei luoghi fantastici del Casentino la realtà evocata da Paola Benadusi si screzia infatti in una trama infinita di rimandi, dove tutto è forma di qualcos'altro, dove il fantasma non è solo lo spettro che spaventa nella notte il viaggiatore capitato in un albergo di Pontassieve, o la folla di bestie e serpi che il Diavolo getta su Bibbiena, ma è lo spettro della memoria che si è stratificata sopra letture infantile e adolescenziali, quali erano per i ragazzi della nostra generazione le fiabe della Perodi.
La realtà evocata dall'autrice è sfuggente e a un tempo onnipresente: esce dalla porta per rientrare continuamente dalla finestra. Ed è la forza del linguaggio che sposta l'operazione dal piano di un'ingenua istanza di innocenza della fiaba a quello di una consapevolezza delle sue ombre, dei suoi "sentieri che si biforcano" (per citare Borges), dei suoi tranelli, trabocchetti, trasalimenti e trafitture.
Sandro Lombardi

È possibile ascoltare l’audio-fiaba de “Il Diavolo e il Romito”, letta dall’attore Sandro Lombardi cliccando  sul link: https://soundcloud.com/ user-600097454/il-diavolo-e- il-romito


Ascolta il Diavolo e il Romito sulle pagine dedicate di Tau ed
Creazione Siti WebDimension®