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Il Parco Letterario Isabella Morra aderisce alla Giornata del libro e racconta le sue storie

Il Parco Letterario Isabella Morra aderisce alla Giornata del libro e racconta le sue storie

Un po’ come fu per Itaca o Zacinto, per mano di Omero e Foscolo,così anche Isabella Morra, poetessa del ‘500, lega il suo nome al feudo di Favale, odierna Valsinni, meta di un pellegrinaggio di Benedetto Croce, antesignano de I Parchi Letterari

19 Aprile 2021

ParkTime n. 13

Il Parco Letterario Isabella Morra aderisce alla Giornata mondiale del libro, iniziativa promossa da I Parchi Letterari con tema il “Territorio”. Ancora per quest’anno non sarà possibile organizzare eventi in presenza, date le restrizioni di ordine sanitario, ma anche delle semplici parole possono portarci con la mente e con gli occhi del cuore ad esplorare delle terre lontane e conoscere culture e tradizioni diverse.

Ognuno di noi ha il suo “posto speciale”, sia esso un borgo antico, una città, una vallata di montagna o un paese che si affaccia a picco sul mare, che guida la penna e ispira libri, romanzi e poesie. Il luogo amato e raccontato coincide molto spesso con il paese natìo, che a volte si lascia per motivi di lavoro, di cuore o per stanchezza, ma dove si desidera sempre ritornare e del quale ci portiamo dietro una fotografia impressa nell’anima. 

Come molti scrittori, così anche Isabella Morra, poetessa del ‘500, lega indissolubilmente il suo nome e il suo destino alle terre di origine, al feudo di Favale (odierna Valsinni), dove vive la sua vita “rinchiusa” tra le silenziose stanze del castello, un maniero di costruzione normanna. L’ambiente circostante ne influenza il pensiero e così la sua poesia assume dei toni e degli accenti “originalissimi”. Si è lontani dal vero poetare manierato e cortese che altrove gode dello splendore delle corti e questa differenza esiste perché, nella realtà morriana si è a contatto con la natura e con il dolore. Isabella racconta con dovizia di particolari i luoghi che vede dagli spalti del suo castello, ci fa conoscere il Torbido Siri (fiume Sinni), la valle inferna e i “ruinati sassi”, monti e grotte dove ancora oggi, porgendo l’orecchio, sembra di sentire la sua voce tremolante. Questi luoghi assistono come  muti testimoni al consumarsi di un dramma e, sia pure in modo inconsapevole, assurgono agli onori della letteratura. Un po’ come fu per Itaca o Zacinto, per mano di Omero e Foscolo così anche per Valsinni. Nella poesia morriana, esiste un rapporto privato e personale con i luoghi, la poetessa descrive ciò che vede non in maniera asettica e fredda ma in base ad uno stato d’animo. Isabella anela ardentemente fuggire e migrare verso altri lidi, consapevole però che Favale sarà sempre il suo “posto del cuore”. Troverà la morte nel castello, per mano dei fratelli Decio, Fabio e Cesare per una presunta relazione amorosa con il vicino feudatario di Bollita (odierna Nova Siri) Diego Sandoval De Castro

A distanza di quattro secoli, il critico Benedetto Croce, antesignano de I Parchi Letterari, ha voluto compiere un “pietoso” pellegrinaggio da Napoli a Valsinni sulle orme di Isabella Morra, per conoscere quei luoghi così brulli e allo stesso tempo incantati che hanno così fortemente influenzato la poesia di una delle più importanti voci della lirica cinquecentesca..“…ed io ho voluto recarmi nei luoghi dove fu vissuta questa breve vita e cantata questa dolorosa poesia”. 
Un viaggio nella poesia e nel sogno che il noto critico ha conservato per sempre nel cuore. 

Quando questa emergenza passerà, allora vi invitiamo a visitare Valsinni e conoscere le tante storie che questo paese ha da raccontare. Non solo Isabella, ma qui ascolteremo anche le leggende di Lagaria, la città fondata sul monte Coppola da Epeo, costruttore del cavallo di Troia, di Ercole che uccide il mostro Idra dov’è la confluenza tra il Sinni e il Sarmento o dove, nelle notti di tempesta, si ode ancora il lamento dei soldati morenti di Pirro sorpresi da una piena del Sinni mentre cercavano di raggiungere Maleventum. Tante storie raccontano questi luoghi, storie antiche ma anche più moderne e contemporanee e tante altre saranno vissute da chi verrà dopo di noi. Ma questa è un’altra storia. Bisogna conservare i ricordi del passato per vivere pienamente il presente.

Piera Chierico
Responsabile ufficio stampa Parco Letterario Isabella Morra e Pro Loco Valsinni

Fotografie della Pro Loco di Vasinni (Mt)

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