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Un mondo diVino sui Colli Euganei.

Un mondo diVino sui Colli Euganei.

Tradizione ed innovazione si incontrano con successo sui Colli Euganei: intervista con Lisa Loreggian, azienda agricola Vini Loreggian di Arquà Petrarca.

25 Maggio 2021

ParkTime n. 14

Tradizione ed innovazione si incontrano con successo sui Colli Euganei: Claudia Baldin intervista Lisa Loreggian, azienda agricola Vini Loreggian di Arquà Petrarca.

Passione di famiglia

Quando ho iniziato la collaborazione con il Comune di Arquà Petrarca per il Parco Letterario, oltre al sindaco ho conosciuto Lisa Loreggian, all'epoca assessore alla cultura e turismo. Il suo lavoro però è quello di enologo presso l'azienda di famiglia,votata da decenni alla produzione di vino proprio ai piedi dei Colli Euganei. Infatti la ritrovo spesso e volentieri nella sala degustazione realizzata qualche anno fa e in cui accoglie i gruppi in vere e proprie wine-experience, per raccontare la storia dell'azienda, del territorio e ovviamente dell'ottimo vino: dai prodotti simbolo come Prosecco e Fior d'Arancio ma anche il più locale Serprino, spaziando tra i premiati rossi e bianchi. 

Una tesi di laurea 

Ho deciso di intervistarla perché mi ha affascinato molto la sua tesi di laurea, che non poteva non riguardare il vino e la sua attività, ma con uno studio veramente originale il cui risultato si può trovare oggi nelle etichette delle bottiglie dell'azienda. E poi perché sull'etichetta ci sono anche delle frasi del "nostro" Francesco Petrarca, a cui ha dedicato anche il nome di uno dei suo vini! 

Ciao Lisa, grazie per aver accettato di raccontarci un po' di questa tua originale tesi 
Grazie a te Claudia per l'interesse. Sarà un piacere. 

Raccontaci un po' da cosa nasce questa idea
Vedi Claudia, l’attuale contesto competitivo si caratterizza per un crescente interesse delle imprese agroalimentari ad ottenere un impatto sul cliente per aggiungere valore all’identità della marca o del prodotto. In particolare, il vino è un prodotto complesso, la cui valutazione della qualità dipende da un insieme molto variegato di attributi intrinseci ed estrinseci. 
Offrire un prodotto dai benefici percepibili e apprezzabili significa svilupparlo in maniera poli sensoriale, intrecciando i contenuti tecnici ed emozionali. 
Il prodotto non deve essere così conosciuto solo attraverso la comunicazione razionale, ma anche attraverso approcci che utilizzano una sfera affettivo–emozionale, come canale alternativo, interattivo. 

 Questo spunto ti viene dai tuoi studi alla scuola enologica di Conegliano, in cui ti sei laureata giusto? 
 Si, esatto. Con l’intento di applicare in maniera pratica questo approccio, nel 2015 ho proposto di rinnovare le etichette delle nostre bottiglie di vino con l’obiettivo di accostare il marketing sensoriale alla cultura e al luogo in cui la nostra azienda è nata. 
La nostra mission era attrarre il consumatore attraverso forme e colori portandolo al contempo a conoscere qualcosa in più sul territorio in cui lo stesso prodotto viene creato, nel nostro caso il borgo medievale di Arquà Petrarca, dimora dell’illustre poeta Francesco Petrarca dal 1369 al 1374. Pertanto, ogni etichetta riporta il gusto del vino attraverso un incrocio di forme geometriche poste al centro, e una citazione del Poeta. 

 Veramente affascinante! Spiegaci meglio. 
 Nello specifico, per individuare quale fosse la “forma” più adatta a ciascun vino, ho attinto dalla ricerca svolta per la mia tesi di laurea magistrale in enologia, viticoltura e mercati vitivinicoli. Lo scopo principale del lavoro era capire i motivi consci ed inconsci che spingono alla scelta di un vino, conoscere le emozioni suscitate dall’assaggio del vino per poter soddisfare nel miglior modo il cliente e, infine, indagare sulla disponibilità a pagare. Erano stati analizzati 360 questionari che includevano una parte iniziale con le informazioni socio-demografiche, un questionario edonistico-quantitativo per valutare aspetto, odore e sapore del vino e uno psicologico per indagare su ciò che la degustazione suscitava. In quest’ ultima parte, nello specifico, una domanda chiedeva di scegliere quale figura geometrica rappresentava maggiormente il vino degustato. Emerse, ad esempio, che la figura del triangolo veniva associata al gusto dell’acidità in bocca e che il quadrato rappresentava, invece, la sensazione di equilibrio.
 Intrecciando così una analisi sensoriale alle figure geometriche associate a ciascun gusto, sono state create delle immagini per ogni vino. 

Che sono quelle che vediamo adesso sui vostri vini. Quindi ogni vino ha le sue forme! 
Esatto! Niente è casuale. Allo stesso tempo, per valorizzare il legame con il territorio portando il consumatore a conoscere alcune frasi del Petrarca, abbiamo selezionato alcune citazioni da riportare nell’etichetta, confrontandoci con te e il “Parco Letterario Francesco Petrarca e dei Colli Euganei”, per la ricerca. Pertanto, ogni tipologia di vino è associata anche a parole del nostro Poeta. Un piccolo contributo per stuzzicare la curiosità del cliente a conoscere meglio uno dei padri della lingua italiana. 

Tutto molto chiaro, non ci resta quindi che darci appuntamento nella vostra azienda per degustare i vini, ascoltare le tue spiegazioni e io aggiungo anche mangiare i deliziosi "zaeti" (biscottini tipici veneti) che escono dal forno della tua mamma! A presto! 
 Grazie Claudia, io e la mia famiglia vi aspettiamo con gioia sui Colli Euganei! 

 Foto: canali web e social dell'azienda

Nel cuore dei Colli Euganei… il vino di Arquà Petrarca
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