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 Lucania, terra di calanchi e di libertà

Lucania, terra di calanchi e di libertà

Diciamocela tutta. Ciò che manca a tutti noi da dieci mesi a questa parte è la libertà. Che quando c’è non ci fai caso, ma quando manca… Di Valerio De Luca

15 Dicembre 2020

Diciamocela tutta. Ciò che manca a tutti noi da dieci mesi a questa parte è la libertà. Che quando c’è non ci fai caso, ma quando manca… 

Ovviamente qui parliamo di libertà di movimento, di potersi recare da un luogo all’altro senza aver paura di “fare peccato”, di correre un pericolo o di infrangere la legge. Certo, tutto questo finirà, ma la voglia di tornare a viaggiare, visitare, conoscere cresce proporzionalmente all’avvicinarsi della “fine del tunnel”. 

E’ come quando più mi avvicino all’ingresso di un borgo della mia Lucania, e più sembra che mi allontani. 

Da quando ho messo piede per la prima volta in Basilicata (avevo 23 anni, giuro!) il mio modo di concepire gli spazi, la geografia e allo stesso la libertà, tutto è cambiato. 

Qui la Natura ancora sa di Natura. L’Acqua sa di acqua, il verde mostra le sue varie sfaccettature durante ogni giorno dell’anno. E lì dove non arriva il colore, tra i calanchi ad esempio, l’idea di libertà è più forte, perché sembra di essersi spostati dalla Terra alla Luna. Tursi, Montalbano, Aliano, Alianello, Sant’Arcangelo… Questi sono i miei nuovi luoghi dove riesco a respirare ossigeno puro. A spurgare l’inquinamento mentale della città. Ad allontanare seppure per qualche ora o pochi giorni, l’idea della folla, dello stress, della fretta.

Gli alberi qui sono i veri padroni. Guardano con fierezza e distacco dall’alto delle colline gli uomini e le lunghe strade semi-deserte. Sono loro i veri abitanti. Sono loro che vivono l’alternarsi delle stagioni ogni giorno dell’anno. Ai loro piedi c’è vita. Animali, piante, funghi, scampagnate, feste, amori. In questi giorni si finisce di raccogliere le olive. C’è l’olio buono. E non vedo l’ora di piegarmi per raccogliere quelle piccole pepite nere dal terreno. E respirare l’aria della mattina. Senza mascherina. 

 Lucania, terra di calanchi e di libertà 

 Valerio De Luca, ufficio stampa de I Parchi Letterari


Foto di Valerio De Luca

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