Home Mission Parchi Viaggi Eventi Almanacco Multimedia Contatti

Tradizioni

La comunità burgentina è da sempre particolarmente sensibile alla tradizione intrisa di fede e di pietà popolare.
Le celebrazioni iniziano il 19 marzo con il Falò in onore di San Giuseppe. Nei vari rioni della città vengono accesi falò (fucanoi) per festeggiare il Santo e l’arrivo della primavera, secondo gli antichi riti pagani.
Ciò dimostra quanto la cultura popolare sia legata ad un passato ancorato al culto della terra. Intorno al fuoco si è soliti degustare prodotti tipici e della gastronomia locale accompagnati da musica popolare e balli tradizionali fine a notte fonda.
I falò rionali vengono organizzati anche il 25 marzo per la celebrazione della festività SS. Annunziata.

Un'altra tradizione legata alle feste religiose, di derivazione pagana, si svolge la notte che precede la Domenica delle Palme, che vede protagonisti i giovani del paese, che se respinti dalle ragazze corteggiate depositano in piena notte presso gli usci delle loro abitazioni un fascio di “fav’lop”, pianta ranuncolare, maleodorante, che abbonda nei boschi del Paese. Tale gesto è simbolo di disprezzo, ma spesso è compiuto con intenzioni scherzose.
Invece, per manifestare il proprio amore nei confronti della ragazza, il fidanzato deposita un folto ramo d'ulivo dinanzi alla porta della sua bella, intrecciato con nastri e fiori, che ella, come forma di accettazione e di pegno, raccoglieva per farlo essiccare, per poi bruciarlo e trarne gli auspici favorevoli al matrimonio.

Le feste religiose più importanti della tradizione e del folklore burgentino sono, in particolare, la celebrazione di San Cataldo, che è il Santo Patrono di Brienza e si festeggia il 10 maggio, quella del Santissimo Crocifisso, che si festeggia con un doppio rito, la prima domenica di maggio e la terza domenica di settembre.

Nel mese di maggio la statua del Santissimo Crocifisso viene accompagnata in processione al santuario omonimo, dove rimarrà per tutta l’estate fino alla terza domenica di settembre, quando sarà ricondotta in paese nella Chiesa Madre.

Particolarmente intensi e toccanti sono i momenti che si vivono a settembre quando come detto la statua del Crocifisso viene ricondotta in paese. La domenica mattina, dopo la Messa solenne e la benedizione sul Monte, il Crocifisso è disteso su un telo di porpora e accompagnato dal clero, dai membri delle confraternite e da giovani donne che portano sul capo "i cinti" (ossia, complesse composizioni di candele votive) e dai fedeli. Mentre la processione scende dal Santuario del Santissimo Crocifisso verso Brienza, dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, si avvia una seconda processione che accompagna la Madonna, vestita di bianco e seguita da ragazze con lo stesso abito, che va ad incontrare il Figlio. Questo momento, detto “l'incontro”, avviene nei pressi dell’antica zona di S. Velasio alle porte del paese, dove le due processioni dopo un momento di preghiera formano un unico corteo e si dirigono verso la piazza principale dove si svolge il Volo dell'Angelo, plurisecolare rito d'origine sconosciuta forse connesso al culto di San Michele Arcangelo: un bambino, vestito da angelo, sospeso su un cavo teso fra due palazzi e trattenuto da corde, è calato e sollevato per sette volte verso le statue del Crocifisso e della Madonna, mostrando i sette simboli della Passione (incenso, calice, corona di spine, spada, croce, lancia e cero), declamando allo stesso tempo alcuni versi.
Lungo il percorso la processione viene accompagnata da bande musicali e fuochi pirotecnici.
Al termine di questa rappresentazione, la processione riprende il suo corso e giunge alla Chiesa Madre, dove le due statue vengono esposte all'adorazione dei fedeli, con la Madonna collocata ai piedi del Crocifisso.

Altri due eventi religiosi si svolgono in due Contrade del Paese, Sant’Antonio a Monte Pezza Farina, che si festeggia il 13 giugno e la festa della Madonna degli Schiavi che viene festeggiata la quarta domenica di agosto.
Creazione Siti WebDimension®