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Calvino ponte tra due popoli

14 Novembre 2023
Calvino ponte tra due popoli
Sono stati giorni intensi ed emozionanti quelli che hanno visto la nascita del nuovo Parco Letterario a Cuba in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino avvenuta a Santiago de Las Vegas presso l’Avana.

 Sono stati giorni intensi ed emozionanti quelli che hanno visto la nascita del nuovo Parco Letterario a Cuba in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino avvenuta a Santiago de Las Vegas presso l’Avana. Desidero esprimere innanzitutto la mia più sincera gratitudine a tutte le istituzioni italiane e cubane, che hanno reso possibile la firma del protocollo per la nascita del Parco Letterario Italo Calvino e per questo voglio ringraziare coloro che hanno promosso l'iniziativa, a partire dal Presidente de I Parchi Letterari Stanislao de Marsanich e l'Ambasciata d'Italia all'Avana, rappresentata dall'Ambasciatore Roberto Vellano e dai suoi collaboratori che si sono avvicendati a partire dal Dott. Giulio del Federico ed ora dal Dott. Guglielmo Pirrone. 

Vorrei partire da questa breve introduzione al Parco Letterario, con un pensiero che lo stesso Calvino espresse durante un'intervista per la presentazione del suo nuovo libro Palomar  scritto nel 1983 e che ho riportato nel mio discorso inaugurale.

In questo intervento, che ho avuto il piacere di ascoltare in una recente mostra collettiva di autori presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Calvino affermava che Palomar, che è anche il nome del protagonista, era anche il nome di un osservatorio astronomico e per questo Calvino diceva che "quel personaggio, Palomar, guarda soprattutto le cose vicine" e proseguiva, "si può dire che il protagonista del libro è un personaggio che guarda le cose vicine come se fossero molto lontano e alle cose lontane come se fossero vicine"; e rispondendo a una specifica domanda del giornalista se questo libro avesse un contenuto autobiografico, Calvino ha affermato che questo personaggio "fa parte di me" e ha concluso dicendo che Palomar "era un libro sul silenzio e su quante parole possono emergere da esso".

In questi semplici concetti Calvino ci fornisce alcuni spunti utili per comprendere meglio il suo rapporto con la vita e le cose che lo circondano. Calvino qui sembra annullare il concetto di tempo e spazio, restituendoci nel silenzio e la riflessione la chiave della nostra indagine interiore. Quante volte Calvino ha pensato da lontano alla terra in cui è nato? E ancora, vedeva quel paese così lontano, dove i suoi genitori lo avevano visto nascere, più vicino di quanto pensiamo?

Ovviamente non lo sappiamo e non potremo mai saperlo, ma l'idea che Palomar comprenda un aspetto biografico legato anche al rapporto di Italo Calvino con Cuba resta un'immagine a dir poco suggestiva, affascinante e perché no, un poco fantasiosa. La verità, come sappiamo, è che con questa isola caraibica per Calvino rimase vivo e indelebile, come testimonia la sua presenza qui in età adulta, un ritorno sull'isola carico di significato.

Di queste mie personali giornate avanere vorrei ricordare la sede del Parco Letterario Italo Calvino presso l'INIFAT che si affianca alle altre sedi locali situate presso l'Università dell'Avana, nel Parco Italo Calvino, presso l'UNEAC, presso il Comitato Dante Alighieri e presso la Casa de Las America.

Questo particolare luogo rappresenta il luogo di nascita di Italo Calvino, e quindi ha un valore molto particolare, più intimo, perché legato ai suoi affetti più cari, alla sua famiglia; sua madre, botanica illuminata e suo padre, divenuto nel secolo scorso direttore di questo centro agronomo sperimentale, oggi INIFAT.

Qui Calvino diventa un ponte ideale tra due aspetti fondamentali che compongono l'idea di paesaggio culturale e sostenibilità ambientale e che contraddistinguono il valore identitario e della tradizione di un popolo, rappresentato, in questo caso, dal binomio letteratura e agricoltura.

Con le attività dedicate ai bambini di ottobre si sono dunque concluse le celebrazione del centenario della nascita di Italo Calvino a Cuba, organizzate dall’Ambasciata d’Italia all’Avana con il contributo dell’AICS dell’Avana e tutte le istituzioni cubane e italiane coinvolte a vario titolo. Sono stati giorni ricchi di iniziative, nel quale ho sempre avuto il piacere di intervenire pubblicamente per raccontare la realtà della Rete de I Parchi Letterari, a cominciare dal primo convegno tenutosi all’Università dell’Avana coordinato dalla Prof.ssa Mayerìn Bello nel quale sono intervenuti oltre alla coordinatrice: Roberto Vellano, Ambasciatore d’Italia a l’Avana, la Prof.ssa Francesca Caputo (Università Milano Bicocca), la Prof.ssa Claudia Secci (Università di Cagliari), il Prof. Bruno Falcetto dell’Università di Milano. A fine dibattito c’è stata la cerimonia della targa del Parco Letterario Italo Calvino nell’aula a lui dedicata.

Il secondo giorno è avvenuta la celebrazione del Centenario di Italo Calvino con la firma del protocollo per la nascita del Parco Letterario Italo Calvino, sono intervenuti: il Dott. Guglielmo Pirrone, Vice Capo Missione dell’Ambasciata, l’Ambasciatore Roberto Vellano e il Presidente della Fondazione Fernando Ortiz Miguel Barnet che ha ricordato la personale amicizia con Italo Calvino. A seguire la firma del protocollo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, e la mostra “Calvino qui e altrove” presso la sede della Fondazione Fernando Ortiz e il Comitato Dante Alighieri dell’Avana.

Il terzo giorno le celebrazioni si sono spostate presso Avenida Italia (Calle Galiano y Conde Cañongo) dove è stata inaugurata un’altra sede del Parco Letterario nello spazio nel quale nascerà il Parco Calvino, grazie ad un progetto congiunto di rigenerazione urbana sviluppato tra Cuba e Italia. L’evento è stato preceduto da un breve reading teatrale. Sono intervenuti: l’Ambasciatore Roberto Vellano, la Prof.ssa Claudia Secci. A seguire c’è stata la cerimonia della targa del Parco Letterario Italo Calvino, dove sorgerà il parco pubblico dedicato ai giovani, e dove saranno organizzate attività per i bambini.

Il progetto del Parco Letterario muoverà i primi passi attraverso la costituzione di un comitato di coordinamento che avrà il compito di intraprendere un serie di iniziative legate soprattutto ai giovani, come auspicato anche in un incontro che ho avuto il piacere di avere con il Presidente dell’UNEAC Luis Morlote Rivas e che dovrà allargarsi anche alla letteratura cubana di riferimento. Lasciatemi infine fare una piccola dedica personale a questo nuovo Parco Letterario, che vorrei da parte mia dedicare a mio figlio Alessandro, italo-cubano e più in generale a tutti i giovani cubani, nella speranza che il Parco Letterario dedicato a Calvino che oggi istituiamo, possa essere per loro di stimolo alla curiosità e al senso di appartenenza verso questo meraviglioso paese e un possibile riferimento per la loro personale crescita culturale. 

Stefano Mangoni



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Italo Calvino

Santiago de Las Vegas de La Habana

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