Home Mission Parchi Viaggi Eventi Multimedia Contatti
Il Magazine I Numeri Catgorie Almanacco Contatti
Menu
Categorie
IntervisteLibri ApertiAmbiente e TerritorioPaesaggi SonoriCucina LetterariaStorie in Cammino

Letteratura, territorio e paesaggio: la Guida letteraria della Svizzera italiana

11 Ottobre 2024
Letteratura, territorio e paesaggio:  la Guida letteraria della Svizzera italiana
Geografia letteraria e turismo letterario offrono un modo unico e coinvolgente di esplorare il mondo attraverso le parole. Le mappe letterarie aggiungono una dimensione visiva alla comprensione dei testi, un legame profondo tra narrativa e geografia

La letteratura, il territorio e il paesaggio formano un intreccio intrigante che va oltre le semplici descrizioni fisiche. Il paesaggio non si limita ad essere una cornice all’interno della quale inserire forma e contenuto; attraverso le parole degli scrittori, i luoghi descritti, diventano infatti protagonisti delle storie che vi si ambientano. La letteratura ha il potere di trasformare un semplice luogo geografico in un’allegoria ricca di significati, capace di evocare emozioni profonde e di interagire con quanto narrato. I paesaggi letterari, dai panorami idilliaci delle campagne ai vicoli oscuri delle metropoli, svolgono dunque una parte integrante nella narrazione, assurgendo a elemento indispensabile della lettura e della comprensione.

Questo legame non solo arricchisce l'esperienza di lettura, ma offre anche una lente attraverso cui osservare e comprendere meglio il mondo che ci circonda. Esplorare questi nessi significa intraprendere un viaggio che attraversa spazi fisici e immaginari, scoprendo come la percezione dei luoghi possa influenzare la nostra visione della realtà e come le storie raccontate possano, a loro volta, plasmare la nostra comprensione del territorio e del paesaggio. Un testo letterario si compone di due soggettività, quella dell’autore e quella del lettore, la connessione con un territorio e con un paesaggio consente all’autore di comunicare la propria visione del mondo e al lettore di farla propria, interpretandola tramite la propria sensibilità.

Queste interazioni possono essere esemplificate dal concetto di geografia letteraria: essa è una disciplina affascinante che esplora l’interconnessione tra lo spazio fisico e quello narrativo. Analizzando come gli autori rappresentano i luoghi nelle loro opere e come questi luoghi influenzano le vicende narrate, questa disciplina unisce letteratura, geografia e studi culturali, aprendo nuove prospettive su come comprendere testi e luoghi. La letteratura mondiale è una fonte inesauribile di questi legami, se ne possono però evidenziare alcuni esempi paradigmatici: Alessandro Manzoni in I Promessi Sposi ambienta la sua storia in Lombardia, descrivendo accuratamente luoghi reali come il lago di Como, Milano e il castello dell'Innominato. Le descrizioni dei paesaggi lombardi non solo aggiungono realismo alla narrazione, ma riflettono anche le condizioni storiche, sociali e culturali dell'epoca. Il paesaggio diventa parte integrante della trama, influenzando le vicende dei personaggi; nel romanzo I Malavoglia, Giovanni Verga descrive minuziosamente il villaggio siciliano di Aci Trezza. La geografia del luogo – con il mare, le case dei pescatori, la piazza del paese – diventa uno specchio della vita dei protagonisti e delle loro lotte quotidiane. Verga utilizza il paesaggio siciliano per enfatizzare il realismo della sua narrazione e per sottolineare l'immobilità sociale dei suoi personaggi, Dante Alighieri utilizza una geografia immaginaria ma profondamente simbolica nella sua Divina Commedia. I tre regni dell'oltretomba – Inferno, Purgatorio e Paradiso – sono rappresentati con minuzia topografica che riflette le concezioni medievali del mondo e dell'aldilà.

La geografia letteraria non solo ci permette di ampliare la nostra comprensione dei testi, ma ci invita anche a riflettere sulla nostra percezione del territorio. Quando visitiamo i luoghi di cui abbiamo letto le descrizioni nei libri, siamo influenzati dalle sensazioni e dalle emozioni trasmesse dagli autori. Questo fenomeno può arricchire il nostro modo di vivere e interpretare lo spazio fisico. Ad esempio, visitare Verona con la cognizione delle vicende di Romeo e Giulietta può farci vedere la città con occhi diversi, facendoci immergere nel contesto di romanticismo e di tragedia che pervade l’opera di Shakespeare.

Questo legame tra narrativa e geografia si estende anche al turismo letterario, un fenomeno che ha visto una crescita significativa negli ultimi anni. Un turismo spesso considerato più lento e sostenibile che permette ai bibliofili di seguire i passi dei personaggi dei testi più amati immedesimandosi nelle loro vicende e di entrare nell’intimità della quotidianità degli autori, visitando i luoghi in cui hanno vissuto e composto le loro opere: il successo di un tale approccio può portare poi anche a delle iniziative dubbie nonostante il forte impatto turistico, fra tutte vorrei citare la Casa di Dante a Firenze, meta di pellegrinaggio per dantisti di ogni nazionalità, ma completamente priva di qualsivoglia affidabilità storica.

Ulteriori strumenti che uniscono la geografia letteraria e il turismo letterario sono le mappe letterarie. Esse rappresentano graficamente i luoghi menzionati nelle opere letterarie, creando connessioni tra narrativa e realtà geografica. Possono essere sia reali sia immaginarie, permettendo ai lettori di seguire le orme dei personaggi attraverso paesaggi descritti nei testi. Un esempio di mappa letteraria è quella del "Mondo di Tolkien", che rappresenta la Terra di Mezzo in tutte le sue sfumature, dai tranquilli campi della Contea alle cupe terre di Mordor. Le mappe non solo aiutano i lettori a orientarsi nel mondo narrativo, ma arricchiscono anche l'esperienza di lettura, permettono di visualizzare il mondo in cui i personaggi si muovono e conferiscono veridicità al testo, anche se si tratta di un’opera di fantasia. Esse possono, come in questo caso, corrispondere ad una volontà esplicita dell’autore, oppure essere realizzate in un secondo momento da studiosi e appassionati.

Le mappe letterarie, con la loro capacità di rappresentare visivamente i luoghi narrativi, diventano quindi strumenti essenziali per il turismo letterario. Esse permettono ai lettori di visualizzare i percorsi dei personaggi e di contestualizzare le storie in uno spazio concreto. Le mappe possono anche rivelare connessioni tra diverse opere e autori che condividono ambientazioni simili, creando un tessuto narrativo più ricco e complesso.

Geografia letteraria e turismo letterario offrono un modo unico e coinvolgente di esplorare il mondo attraverso le parole. Le mappe letterarie aggiungono una dimensione visiva alla nostra comprensione dei testi, creando un legame profondo tra narrativa e geografia. In un'epoca in cui il viaggio e la lettura sono attività spesso interconnesse, la geografia letteraria ci invita a riscoprire il mondo con occhi nuovi, guidati dalle storie che amiamo. Si giunge quasi a vivere un'esperienza immersiva che combina la realtà fisica con l'immaginazione letteraria. Ad esempio, recarsi a Dublino e seguire l'itinerario di Leopold Bloom nell'“Ulisse” di James Joyce permette ai lettori di immergersi nella vita quotidiana della città così come era all'inizio del XX secolo, fornendo un senso di continuità storica e culturale.

Un’iniziativa che ha l’ambizione di fornire un piccolo stimolo regionale a queste riflessioni è rappresentata dalla Guida letteraria della Svizzera italiana (http://guidaletteraria.ti.ch). Il progetto è stato sviluppato dall'Osservatorio culturale del Cantone Ticino a partire dal 2019, ma la sua genesi risale a un'occasione antecedente: la manifestazione del 2018 "Il patrimonio si racconta", organizzata dalla Divisione della cultura e degli studi universitari nella prestigiosa cornice del castello di Sasso Corbaro a Bellinzona, patrimonio mondiale dell’Unesco. Tale evento ha proposto un affascinante percorso articolato in diverse tappe, mirando a stimolare la consapevolezza della straordinaria ricchezza, complessità e diversità del patrimonio culturale ticinese. Questo patrimonio si declina in una vasta gamma di beni materiali e immateriali, quali libri, opere d'arte, edifici, tradizioni, lingue, musica, artigianato e saperi tramandati attraverso generazioni. Il passo fra la volontà di rendere visibile la varietà del patrimonio culturale cantonale e la consapevolezza di avere uno scrigno ancora inesplorato da scoprire e da far scoprire è stato breve.

Valorizzare il territorio osservandolo tramite lo sguardo di chi ne ha scritto è stato sin dall’inizio lo scopo del progetto di Guida letteraria della Svizzera italiana; tramutare i luoghi geografici in paesaggi soggettivi per cogliere le emozioni e le sensazioni di chi il territorio lo vive o lo attraversa. La scelta di leggere la Svizzera italiana con gli occhi degli scrittori ha permesso di far emergere un patrimonio molto importante ed estremamente sfaccettato; infatti l’oggettività del luogo è mediata dalla soggettività di chi quel luogo lo sente, con tutte le variabili del caso. L’iniziativa, inizialmente indirizzata solamente verso una trasposizione cartografica di riferimenti geo-referenziati, è il risultato di una semplice riflessione: la Svizzera italiana, in particolare negli ultimi due secoli, ha visto l’emergere e l’affermarsi di un importante numero di autori nati e cresciuti nel nostro territorio. A questi si possono poi aggiungere autori e autrici che, per un motivo o per l’altro, si sono trovati a transitare nella Svizzera italiana o a eleggere la regione a luogo di residenza. Tra questi vi sono i viaggiatori del Grand Tour che scendevano dal nord per conoscere le bellezze artistiche e culturali del Mezzogiorno, così come esuli o rifugiati che, in periodi ed epoche diversi, si sono trovati costretti a cercare un rifugio sicuro per sfuggire alle persecuzioni paventate in patria, e infine, vi sono personaggi che hanno scelto la Svizzera italiana come una sorta di buen retiro in cui vivere sereni e lontani dal clamore.

Proprio per questo motivo, il perimetro entro il quale si situano gli autori scelti è molto ampio, così come è ampio il concetto di letteratura. Un ambito molto vasto e di difficile, se non impossibile, definizione e delimitazione. Nella sua accezione comune, la letteratura è spesso riferita alle grandi opere prodotte dai grandi autori, opere che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura di un territorio e di una lingua. Un simile approccio avrebbe inevitabilmente limitato la scelta degli autori della Svizzera Italiana a quelle personalità che sono state in grado di assurgere a notorietà non solo regionale, ma anche nazionale o, in alcuni casi, internazionale. Tuttavia, il fulcro del lavoro della GLSI riguarda la percezione che gli autori presi in considerazione hanno avuto dei luoghi immortalati nelle loro opere. Il discorso si è quindi ampliato e, ad una concezione letteraria elitaria, si è aggiunta una riflessione non irrilevante legata all’impressione identitaria costruita dagli scrittori. Il territorio della Svizzera italiana fotografato da questa guida letteraria è variabile e cangiante, è terra di vita vissuta e anche luogo di passaggio quindi quasi privo della necessaria introspezione per coglierne le sfaccettature. È anche luogo di speranze, confermate o infrante, è paesaggio bucolico ed idilliaco inneggiante ad una tradizione idealizzata, ma è anche amara descrizione di cambiamenti urbanistici e sociali. Per sondare almeno una parte delle innumerevoli possibilità di coniugazione del territorio, è dunque necessario considerare come opere letterarie anche pubblicazioni di autori meno noti e magari meno validi, oppure di autori con una propensione più storica o diaristica e meno narrativa.

È inoltre importante valutare anche le aspettative dell’utenza della guida. Da un lato, il desiderio di cogliere il proprio territorio nelle parole dei grandi della letteratura; d’altro canto, poter ravvisare in un’opera minore, magari dilettantesca, quegli elementi personali e ricchi di coinvolgimento che solo uno scrittore completamente immerso nel proprio contesto è in grado di raggiungere. È quindi giustificato considerare come letteraria sia un’opera poetica realizzata da un autore premiato, sia una finzione narrativa redatta da un giornalista sportivo. Può essere letterario sia un compendio geografico e sociale, sia un resoconto di viaggio: l’argomento che accomuna tutte queste produzioni deve però essere sempre il territorio della Svizzera Italiana.

Per sua stessa natura, la GLSI non è un’antologia, non è una silloge di scritti, non ha velleità accademiche o di analisi letteraria; si prefigge solo l’obiettivo di scoprire e di far scoprire agli utenti visioni d’autore del territorio. La rappresentazione cartografica georeferenziata delle citazioni dei testi e dei luoghi legati ai vari autori è libera da mediazioni. Proprio per questo motivo, il progetto di GLSI si è arricchito rapidamente di una serie di applicativi che permettessero di avere una prima lettura guidata degli ingenti materiali raccolti. È nata quindi da un lato la serie “Territori di parole”: piccole ed agili pubblicazioni a respiro distrettuale redatte da collaboratori interni o da docenti delle scuole cantonali, e dall’altro lato una serie di mappe tematiche disponibili online. Queste proposte, indirizzate ad un pubblico generico, si prefiggono l’obiettivo di fornire una prima lettura, forzatamente soggettiva, che può facilitare l’approccio ai materiali e che può fungere da stimolo ad approfondire le conoscenze. La particolarità di queste pubblicazioni è senza dubbio grafica, il testo è infatti corredato da una serie di immagini, di fotografie realizzate dagli studenti del corso di Comunicazione visiva proposta presso la Scuola universitaria della Svizzera italiana. Gli scatti prodotti dagli studenti sono ispirati dalle citazioni presenti nella Guida, è bene però evidenziare che essi non rappresentano la realtà ma sono il frutto di una mediazione, di un’interpretazione messa in atto dall’autore; lo studente coglie nel testo letterario le caratteristiche soggettive di un territorio che vengono poi riprodotte con un’immagine.

Un altro discorso lo meritano invece le esperienze didattiche sviluppate a partire dai materiali della Guida, esse sono infatti il risultato di una riflessione puntuale e specifica compiuta da specialisti del settore. I docenti che hanno redatto i fascicoli hanno infatti anche sviluppato delle sequenze formative mirate a delle classi precise. I materiali raccolti nella guida hanno rappresentato l’architrave di percorsi scolastici diversi e accattivanti. I destinatari di queste attività sono molto più chiari rispetto al pubblico ampio e generico dei fascicoli e anche il percorso e la scrittura ne testimoniano la differenza.

Il percorso didattico sviluppato si differenzia dalla redazione dei tradizionali fascicoli distrettuali non solo per quanto riguarda la forma, ma anche per il contenuto. La focalizzazione della riflessione è stata posta sul lavoro svolto direttamente nelle classi. Sebbene i materiali forniti dalla Guida costituiscano un punto di partenza, è fondamentale sottolineare che, a differenza della stesura dei fascicoli, non rappresentano l'unica fonte da cui attingere. Nel percorso didattico, è stato riconosciuto il diritto del docente di includere nei materiali anche altri documenti, offrendo così una maggiore libertà nella progettazione didattica.

Gli sviluppi della Guida non si esauriscono in queste iniziative puntuali, ma traggono linfa dai materiali raccolti per costruire progettualità di più ampio respiro e instaurare collaborazioni con enti su scala regionale, nazionale e internazionale. Un esempio emblematico è la concezione di un percorso letterario presso il passo del San Gottardo, luogo di cruciale importanza storica e geografica per la Svizzera, nonché crocevia di viaggiatori di diverse epoche. Questo itinerario, nato dall'ispirazione offerta dai contenuti della Guida, ha il potenziale di fungere da volano per lo sviluppo turistico della regione, attraverso la proposta di un parco letterario innovativo, che non si vincola a un singolo autore, ma si radica profondamente nel territorio e nella sua storia.

L'Osservatorio culturale, in sinergia con l'Organizzazione Turistica Regionale (OTR) di Bellinzona e il Museo del San Gottardo, ha elaborato un percorso che consente ai visitatori di vivere un'esperienza culturale di grande intensità, fruibile sia attraverso visite guidate condotte da esperti formati, sia autonomamente.

In parallelo, l'Osservatorio culturale ha individuato un ulteriore asse di sviluppo nella costruzione di convergenze con enti operanti in altri contesti geografici, in particolare sul territorio italiano. La mappatura delle citazioni raccolte negli ultimi cinque anni si è concentrata prevalentemente sulla Svizzera italiana, una scelta strategica che, tuttavia, presenta un limite intrinseco. Il territorio insubrico, per sua natura permeabile e intriso di contaminazioni storiche, sociali e culturali, è contiguo, e risulta incomprensibile come non si siano ancora create sinergie più profonde tra le due regioni. 

Nonostante ciò, i recenti contatti con parchi letterari limitrofi e gli scambi con realtà analoghe hanno gettato solide basi per collaborazioni che potrebbero sfociare in progetti transfrontalieri di notevole interesse, promuovendo una valorizzazione più integrata e dinamica del patrimonio culturale condiviso.

Daniele Menenti


Immagini e citazioni letterarie da cui hanno preso spunto gli autori delle fotografie:

Elias Zobrist, Studente del Corso di laure in Comunicazione visiva, SUPSI
Max Frisch, L’uomo nell’Olocene, Einaudi, Torino, 1982
Nella notte del 30 settembre 1512. (...) la cima del bel monte Crenone, poco sopra Biasca verso la valle di Pontirone, improvvisamente si sfasciava, e le precipitanti valanghe di massi seppellivano molte case cogli abitanti, mentre dall'opposto pendio del monte altre immense frane cadevano a subissare il villaggio di Campo Bargiano in Val Calanca.”
 
Gabriele Vanzetta, Studente  del Corso di laure in Comunicazione visiva, SUPSI
Gerhart Hauptmann, L’eretico di Soana, Edizioni Ulivo, Balerna, 2012 
“Al tempo stesso gli sembrava che le nuvole nere del temporale si adagiassero sul gigantesco e impervio dorso del Generoso come un mostruoso toro monta una giovenca, le narici frementi di pioggia, lanciando sordi muggiti, scagliando fulmini guizzanti, dai fiammeggianti occhi scuri e compiendo l'opera generatrice della fecondità con i fianchi ansimanti.”



Torna indietro

Potrebbe interessarti anche

Arbus, Comunità solidale.

Con “Arbus Monte di Soccorso”, Agus aggiunge un tassello alla conoscenza del Parco letterario Giuseppe Dessi. Le comunità isolane hanno da sempre avuto comportamenti sociali improntati alla solidarietà, sostegno morale e se necessario anche finanzia

L’evoluzione del sistema abitativo della campagna di Pietole: da Virgilio ai Gonzaga

Appezzamenti, latifondi e il paesaggio di Pietole ai tempi di Virgilio così come richiamato in Georgiche e Bucoliche

Uno schizzo della letteratura lucana

Si può convenire che elemento identitario capace di qualificare gli autori e le opere della letteratura lucana è la “lucanità”, chiave di lettura idonea ad abbracciare secoli di vita e di uomini pur nati e vissuti in tempi e condizioni diverse

La Scuola Holden di Torino nel Parco Letterario Gesualdo Bufalino. Residenza letteraria a Comiso

Quattro studenti, quattro stili, quattro diverse e profonde sensibilità hanno declinato in modo nuovo spunti bufaliniani, tramandoli del proprio vissuto e arricchendoli di ciò che li ha colpiti nei giorni di residenza a Comiso

La Coscienza Circostante. Eudaimonía

La felicità non è un punto di arrivo, è un percorso, e il mio percorso non conosce fissità, né pause, né riposo. Pensare a squarciagola mi piace da morire, mi fa sentire forte perché posso abbandonarmi alle immagini, seppur mantenendo il controllo.

Zanzotto Euganeo Itinerari poetici di Andrea Zanzotto nei Colli Euganei

La geografia di Andrea Zanzotto, da sempre considerato un poeta “stanziale”, non si riduce al quadrilatero più volte disegnato dalle sue precise indicazioni ma si è ampliata rivelando un interesse vivo e speciale per il territorio dei Colli Euganei
I Parchi Letterari®, Parco Letterario®, Paesaggio Culturale Italiano® e gli altri marchi ad essi collegati, sono registrati in Italia, in ambito comunitario ed a livello internazionale - Privacy Policy
Creazione Siti WebDimension®