Per la Giornata Mondiale della Poesia e per la Giornata Internazionale delle Foreste un ricordo si affaccia alla memoria del Parco Letterario Virgilio. Da sempre il Comune di Virgilio, oggi Borgo Virgilio, ha stimolato il ricordo del poeta attraverso studi, commemorazioni, eventi e ricerca scientifica. Oggi questa prerogativa è passata, con il sostegno del Comune, alla Fondazione Virgilio, ma la sua storia parte nella seconda metà dell’ottocento. In quegli anni, venne infatti fondata l’Associazione Virgiliana. La sede si trovava presso l’attuale Museo Virgiliano di Pietole. L'edificio che ospita le collezioni fu edificato verso la fine del XIX secolo dalla famiglia Prati, proprietari terrieri originari di Pietole. La costruzione, nota a quei tempi con il nome di Sala Virgiliana, era in origine destinata ad accogliere le riunioni dell’associazione culturale costituita allo scopo di promuovere gli studi sulla figura di Virgilio e mantenerne viva la memoria.
In quegli anni, sulla scia delle celebrazioni del IXI anniversario secolare della morte del poeta era particolarmente fervido l'interesse verso la sua opera e la sua vita. Furono i membri dell'Associazione Virgilio a promuovere l'iniziativa di innalzare una statua raffigurante Virgilio, tuttora in mostra nel centro del paese.
Il monumento fu inaugurato il 30 novembre 1884 alla presenza di Giosuè Carducci e divenne poi, negli anni a seguire, una meta di pellegrinaggio che contribuì ad alimentare ulteriormente il culto del poeta Virgilio. Fu così che nacque il Giardino di Pietole, oggi punto di riferimento per i tour e le visite al Parco Letterario Virgilio. Tra coloro che da quel momento resero omaggio alla sua memoria si ricordano Giovanni Pascoli e Grazia Deledda, che furono a Pietole tra il 1905 e il 1910.
Vincenzo Prati, tra i fondatori dell'Associazione Virgiliana, nel suo testamento del 1907 legò in perpetuo alla cittadinanza di Pietole la Sala Virgiliana e impose ai propri discendenti di adibirla a Museo. Il figlio di Vincenzo Prati, Ugo, avendo ereditato dal padre la passione per la poesia virgiliana e la sensibilità per l'antico, ne continuò proficuamente l'opera. Nel 1979, Alessandra Viapiana, discendente di Vincenzo e Ugo Prati, donò al Comune di Virgilio le collezioni archeologiche e l'edificio destinato ad ospitarle.
Un filo lega da sempre le sorti di Pietole alla poesia e alla natura e il genius loci ci ricorda quotidianamente come la presenza di Virgilio sia viva e costante nei luoghi bucolici in cui il poeta ha vissuto tra gioie e sofferenze la sua infanzia e la sua giovinezza.
Di Stefano Mangoni
Immagine: Giovanni Pascoli ai piedi del monumento a Virgilio a Pietole
...propter aquam, tardis ingens ubi flexibus errat Mincius et tenera praetexit harundine ripas. (Georg. III, 10-15)