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ParkTime Magazine n. 14

ParkTime Magazine n. 14

Finalmente, con trepidazione, si riparte e proprio al viaggio è dedicato questo nuovo numero di www.parktimemagazine.com

27 Maggio 2021

Finalmente, con trepidazione, si riparte e proprio al viaggio è dedicato questo nuovo numero di www.parktimemagazine.com 

Letteratura di viaggio o viaggio nella letteratura? Sinceramente non saprei. Quello che è certo è che, nel corso di questi ultimi giorni, curare l’editing degli articoli che leggerete non ha contribuito a chiarirmi le idee. In effetti l’equivoco è nella domanda, che probabilmente è mal posta. E visto che la meta rappresenta solo una componente del viaggio, fisico, intellettuale o spirituale che sia, bisognerebbe forse partire dal chiedersi chi sia il viaggiatore. Ribaltando la prospettiva, dall’oggetto al soggetto. 

 Il bisogno di registrare e trasmettere le proprie impressioni contraddistingue la natura umana. Anche, ed in questi tempi soprattutto, quando siamo chiusi in una stanza. Le annotiamo su un diario, le condividiamo su un post, le archiviamo da qualche parte nella nostra testa per poi rispolverarle adeguandole alle esperienze che stiamo vivendo in quel momento. La dimensione del viaggio, non dico nulla di nuovo , supera immediatamente l’esperienza geografica, il paesaggio reale o immaginario, suscita una esperienza poetica in ognuno di noi sviluppando un nuovo personale simbolismo. 

 E così, rubando da un articolo che dovrei consegnare a breve agli Amici dell'Unione delle Pro Loco della Basilicata, e parafrasando Carlo Levi …anche io la prima volta “Sono arrivato a Gagliano un pomeriggio di agosto, portato da una piccola auto sgangherata”. Faceva caldissimo. La macchina sgangherata era la mia, non avevo “le mani impedite” e ad accompagnarmi con i “due robusti rappresentanti dello Stato, dalle bande rosse ai pantaloni”, (con cui, e sono felice di poterVi rendere partecipi, è stato rinnovato il protocollo di collaborazione), erano anche coloro che hanno sostenuto negli anni uno sviluppo straordinario e tuttora in corso dei Parchi Letterari: le Comunità dei nostri piccoli centri. 

 Ma è poi vero che a viaggiare siano stati nel tempo solo avventurieri, pellegrini, pirati, santi, poeti, ricercatori, scienziati e i loro emuli? E se andassimo oltre? Se le onde su cui hanno navigato per secoli i semi delle piante che oggi arricchiscono i nostri Orti Botanici, non fossero solo le onde del mare? 

 Cerco di uscire da questa empasse in cui mi sono incartato affidandomi a un amico di sempre per darVi un indizio: “In quel momento un branco di minutissime acciughe appena nate mi passa davanti, tanto piccole che in ogni pesciolino bianco pare che ci sia posto solo per il puntino nero dell'occhio, ed è un pulviscolo d'occhi che attraversa il mare. Tutti questi occhi erano i miei. Li avevo resi possibili io; io avevo avuto la parte attiva; io gli fornivo la materia prima, l'immagine…”. Qfwfq 

(Italo Calvino , Le cosmicomiche

 Leggere ci aiuta a interpretare e a interpretarci. E’ una fuga? Probabile. Un' avventura? Sicuramente. 

 Insieme cercheremo una giusta direzione

 Stanislao de Marsanich
Responsabile Pro Tempore ParkTime Magazine

Immagine di copertina: dalle bancarelle di Piazza Borghese a Roma (sdm)
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