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Tramonti di vita. La lettera di Oriana Fallaci a Pasolini

Tramonti di vita. La lettera di Oriana Fallaci a Pasolini

18, 25 agosto e 1 settembre. Il Centro Habitat Mediterraneo e il Parco Letterario Pier Paolo Pasolini Vi invitano al tramonto nel giardino dell'Oasi per una lettura speciale della lettera che Oriana Fallaci scrisse a Pasolini dopo la sua morte

18 Agosto 2018
Dopo 43 anni.... lì dove ti perdemmo... dove tramontò un'epoca di cultura... dove lasciasti un vuoto mai più colmato...(D.T.)
Il Centro Habita Mediterraneo e il Parco Letterario Pier Paolo Pasolini
con Roma Capitale Municipio X e SMart
Vi invitano a una iniziativa speciale nel giardino dell'Oasi 
Tramonti di vita
Lettura al tramonto della lettera che Oriana Fallaci scrisse a Pier Paolo Pasolini dopo la sua morte

Progetto a cura di Davis Tagliaferro
(vedi il sito ufficiale di Davis Tagliaferro)

18, 25 agosto e 1 settembre, ore 19.30
Parco Pasolini 
Via dell'Idroscalo Ostia
a breve il Comunicato di Roma Capitale

Tramonti di Vita - A Pierpalolo
Lettura al tramonto della lettera che Oriana Fallaci scrisse a P.P.Pasolini dopo la sua morte

Leggere la lettera che Oriana Fallaci scrisse a Pierpaolo Pasolini dopo la sua morte proprio nel luogo in cui questa sia avvenuta, non è solo un atto di grande valore artistico e sensibilità, ma è anche un’azione di cultura, di impegno morale e civile: riguardo il poeta, come uno dei più grandi esponenti della cultura italiana; riguardo la scrittrice, che ci fa dono di un affresco così vivo e lucente dell’umanità e della personalità di questo celebre artista; riguardo il territorio, reduce di un fatto storico così importante a livello nazionale e internazionale; inoltre, riguardo l’amministrazione e l’operato sinora svolto, come appunto la creazione del parco e la sacralità ufficiale resa a questo luogo in memoria dello scrittore.
Leggere i contenuti che la Fallaci descrive con veemenza e sentimento dopo la sua morte, significa “rievocare” nello stesso luogo l’uomo, l’artista e la sua cara amica a parlagli con la sua voce. A carezzarlo con parole di amore e riconoscenza. A dargli il suo ultimo saluto. Il suo ultimo addio, come forse avrebbe voluto fare.
La lettura verrà eseguita a voce e nel pieno rispetto del luogo e della natura da cui è circondato, in quella terra che ospitò gli ultimi momenti e gli ultimi respiri di un grande uomo e di un grande artista. Il tutto nel pieno rispetto della fauna e della flora da cui il parco è circondato, oltre che del luogo stesso, come (si potrebbe definire) luogo di “culto artistico”.
Le persone saranno dislocate a terra intorno al monumento (chi vuole può portare con sé un cuscino o una sedia) al fine di creare con la massima delicatezza un’atmosfera suggestiva, un momento di intimità condivisa. Non saranno presenti attrezzature, né fari, né palchi, proprio per evitare la “spettacolarizzazione” di luogo così importante, proprio per non strumentalizzare ancora una volta, come molte volte è stato fatto dalla sua scomparsa sino ad ora, l’immagine del grande poeta.
A dare ulteriore suggestione e coinvolgimento sarà la luce naturale. La performance si propone di iniziare durante gli ultimi istanti della luce del giorno (come gli ultimi istanti della vita del poeta) e di terminare quando il sole (metafora del nostro artista) avrà smesso di illuminare. Tale metafora viene a rappresentare inoltre, la parabola della vita e della morte in tutte le sue forme, nonché, come citava Moravia durante il suo funerale, il tramonto di un’epoca per la cultura Italiana.
Davis Tagliaferro

Oriana Fallaci indirizzò idealmente la lunghissima lettera a Pier Paolo Pasolini il 16 novembre 1975 dopo la sua tragica morte il 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia:  “Da qualche parte, Pier Paolo, mischiata a fogli e giornali e appunti, devo avere la lettera che mi scrivesti un mese fa. Quella lettera crudele, spietata, dove mi picchiavi con la stessa violenza con cui ti hanno ammazzato. Me la sono portata dietro per due o tre settimane, le ho fatto fare il giro di mezzo mondo fino a New York, poi l’ho messa non so dove e mi chiedo se un giorno la ritroverò. Spero di no. Vederla di nuovo mi farebbe male quanto me ne fece quando la lessi e rimasi intirizzita a fissar le parole, sperando di poterle dimenticare. Non le ho dimenticate, invece. Posso quasi ricostruirle a memoria..."

Il Parco Letterario
Da luogo di morte e di degrado a esempio di recupero ambientale, il sito dove venne realizzato dallo scultore Mario Rosati un monumento a ricordo del tragico evento che spezzò la vita di Pasolini, si trova in mezzo a un territorio ampio e ricco di contraddizioni. Proprio quell’opera che negli anni divenne il simbolo di un’area lasciata nel più completo abbandono, è oggi al centro di un’Oasi naturale protetta gestita dai Volontari del Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia a ridosso della michelangiolesca Tor San Michele e di Ostia Antica.
Senza dimenticare i quartieri della periferia urbana, il Parco Letterario si muove con proposte che evidenziano le ricchezze ambientali e architettoniche di Ostia, le assecondano o denunciano utilizzando l’abbondante letteratura che le riguarda e di cui Pasolini è il primo autore.
Vedi le pagine fb del CHM

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