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La Fiaccola. Il canto antico della tragedia. Con Michele Placido e Franca Minnucci

La Fiaccola. Il canto antico della tragedia. Con Michele Placido e Franca Minnucci

19 agosto. Il Comune di Anversa degli Abruzzi e il Parco Letteraio Gabriele d'Annunzio presentano MICHELE PLACIDO in "La Fiaccola. Il canto antico della tragedia" con FRANCA MINNUCCI e con la partecipazione del M° DAVIDE CAVUTI

19 Agosto 2018
Nell'ambito delle manifestazioni estive il Comune di Anversa degli Abruzzi e il Parco Letteraio Gabriele d'Annunzio presentano 
MICHELE PLACIDO
in
La Fiaccola. Il canto antico della tragedia

con 
FRANCA MINNUCCI e con la partecipazione del M° DAVIDE CAVUTI
Testo a cura di Franca Minnucci
Musiche di Davide Cavuti
Anversa - Piazza Belprato - Domenica 19 agosto 2018 - ore 21,30
Con il Contributo di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila

Nel bel borgo d’Abruzzo ispirazione per il Vate Gabriele D’Annunzio, è tempo di grandi eventi estivi, targati Comune di Anversa degli Abruzzi, uno dei Borghi più belli d'Italia,  e Parco Letterario Gabriele d'Annunzio
All’evento dedicato al poeta Gabriele d’Annunzio, la sera del 19 agosto, con Michele Placido, interverranno Franca Minnucci e Davide Cavuti che proporranno in Piazza Belprato il recital “La fiaccola, il canto antico della tragedia” con incursioni nella cultura popolare, nell’epica greca e nei testi classici. Fu proprio ad Anversa infatti che D’Annunzio, innamorato di quei luoghi, volle ambientare la sua “Fiaccola sotto il moggio”.

La Fiaccola sotto il moggio
La tragedia scritta nel 1904 , è ambientata tra le mura della "casa antica dei Sangro" ad Anversa degli Abruzzi. D'Annunzio, si era recato più volte da quelle parti sia per gite di piacere, sia per assistere alla famosa festa delle serpi di Cocullo, a pochi chilometri da Anversa. L’interesse per Anversa è poi confermato dal rinvenimento tra i suoi "Taccuini" di un appunto del 19 settembre 1896 durante una gita a Scanno.
Ne La Fiaccola sotto il Moggio d'Annunzio sembra interessato, più ancora che nelle altre sue opere abruzzesi, a circoscrivere e a precisare, sia cronologicamente che geograficamente lo spazio del racconto.
L'azione si svolge nel Paese Peligno (cioè nel paese dei discendenti del popolo italico dei Peligni, che era in Abruzzo tra Corfinio e Sulmona e più precisamente viveva in Abruzzo tra Corfinio e Sulmona) dentro dal territorio di Anversa, presso le gole del Sagittario, la vigilia della Pentecoste, al tempo di Re Borbone Ferdinando I e quindi tra il 1814 e il 1825, anno della scomparsa del vecchio sovrano. Sono gli anni in cui viene demolito il potere dei feudatari del Mezzogiorno e, come loro, anche i personaggi della tragedia dannunziana, non sono soltanto decaduti dalla ricchezza, ma non costituiscono più un ordine privilegiato e separato: anche loro si sono dovuti "imborghesire" nella mentalità e nel costume. Quest'aristocrazia "squattrinata", vive in una "casa antica" di cui, già in una delle prime strofe di apertura, Annabella (una delle serve) evoca le "cento stanze". E’ ovviamente una connotazione fantastica, ma che serve a dare la dimensione della passata "grandiosità" della famiglia dei Sangro. Mentre Gigliola, figlia non illegittima delle Elettre dei tre massimi tragediografi greci, replica a specchio la galleria delle superfemmine di cui si compone la parte migliore del teatro dannunziano, su tutto e su tutti, sulla “casa che crolla”, sta imponente solo il Sagittario che “si rompe e schiuma”; mentre in alto, magicamente arroccate e sospese, le case di Castrovalva continuano ad ardere sul “sasso rosso”.
ANVERSA_ESTATE_19_agosto___Michele_Placido_in_La_fiaccola_il_canto_antico_della_tragedia.pdf

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