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I sensi del visibile Immagine, testo, opera nel Parco Rosso di San Secondo

I sensi del visibile Immagine, testo, opera nel Parco Rosso di San Secondo

La città di Caltanissetta e il Parco Letterario Pier Maria Rosso di San Secondo nell'ambito degli "Incontri di sensibilizzazione e conoscenza del mondo dell'arte" Vi invitano alla presentazione de "I Sensi dell'Arte di Tiziana Migliore

05 Giugno 2018
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Caltanissetta e il Parco Letterario Pier Maria Rosso di San Secondo
nell'ambito de
I sensi dell'arte
Incontri di sensibilizzazione e conoscenza del mondo dell'arte
Vi invitano alla presentazione del libro
I sensi del visibile
Immagine, testo, opera
(Collana Mimesis/Insegne, diretta da Paolo Fabbri e Gianfranco Marrone)
di Tiziana Migliore
lunedì 4 giugno alle ore 18,00
Palazzo Moncada - Museo Tripisciano (Sala degli Oratori), Caltanissetta  

 
Programma
Saluti

Giovanni Ruvolo, Sindaco di Caltanissetta
Pasquale Carlo Tornatore, Assessore Creatività e Cultura del Comune di Caltanissetta
Interventi
Marina Castiglione, docente di linguistica  - Università degli Studi di Palermo
Felice Cavallaro, pres. Strada degli scrittori, Giornalista del Corriere della Sera
Nadia Rizzo, docente del liceo "Ruggero Settimo" di Caltanissetta 
Tiziana Migliore, autrice del libro, docente di semiotica  - Università degli studi di Roma Tor Vergata
Coordina 
Silvia Pignatone, docenbte Liceo "Ruggero Settimo"

Al pianoforte e al flauto Chiara Corinne Amico

I sensi del visibile: immagine, testo, opera
Questo libro offre la prima definizione integrata dei concetti di Immagine, Testo e Opera. Essi hanno oggi un’evidenza operativa tale che identifichiamo il testo con qualcosa di scritto, l’opera con l’oggetto d’arte e qualsiasi cosa con l’immagine per le nuove tecnologie che mappano ogni evento. Ma quali sono le proprietà, le funzioni e le valenze del Testo, dell’Opera e dell’Immagine? Con il metodo della semiotica, riflessioni teoriche e analisi sull’arte contemporanea – Jenny Holzer, Sigmar Polke, Vik Muniz, ma anche Damien Hirst, Joan Jonas, Christian Boltanski – ci permettono di pensare “tessere”, “operare” e “immaginare” come i tre momenti orientati e reversibili dell’esperienza e della significazione che attribuiamo ai modi di esistere. Il Testo è il modo “attuale” del senso, la fase in cui instauriamo relazioni con forme e sostanze del mondo; l’Opera è la fase della loro attivazione e messa in scena, il modo “realizzato”; l’Immagine è la fase di inscrizione nella memoria in ricordi, credenze e sogni, riunisce i modi “potenziale” e “virtuale” del senso. Disegni e modellini di un progetto si distinguono da come viene attivato senza confondersi con l’immagine che ne conserviamo. Sono in grado di accendere l’immaginazione ed entrare nell’immaginario, individuale e collettivo, attraverso tracce che vengono poi restituite all’esterno sotto forma di nuovi testi. Percepiamo la discontinuità e lo slittamento fra testo, opera, immaginazione e immaginario vivendoli ma ce ne sfugge la logica. I sensi del visibile comincia a ricostruirla.

Tiziana Migliore
insegna Semiotica all’Università di Roma Tor Vergata. È segretario scientifico del Centro Internazionale di Scienze Semiotiche Umberto Eco (CiSS, Urbino) e vicepresidente dell’Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (AISV-IAVS). Ha pubblicato le monografie Miroglifici. Figura e scrittura in Joan Miró (Et al., Milano 2011) e Biennale di Venezia. Il catalogo è questo (Aracne, Roma 2012), più di sessanta articoli scientifici e curatele sull’arte contemporanea, sui rapporti fra semiotica e linguistica, sulla retorica visiva. Collabora con i quotidiani La Repubblica e Il Manifesto.
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