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Uomini del Sud tra esilio ed emigrazione

Uomini del Sud tra esilio ed emigrazione

18 ottobre 2015. Castelvetere (Av) In occasione della Giornata dei Parchi Letterari il Gal Cilsi e Il Parci Francesco De Sanctis con la Dante Alighieri Vi invitano ad un incontro di poesia, storia, musica e buona tavola

18 Ottobre 2015


I Parchi Letterari® Francesco De Sanctis

18 ottobre 2015. Castelvetere Sul Calore (Av)
In occasione della Giornata dei Parchi Letterari il Gruppo di Azione Locale Cilsi  Alta Irpinia e Il Parco Letterario Francesco De Sanctis con la Società Dante Alighieri Vi invitano ad un incontro di poesia, storia, musica e buona tavola nella Taverna Santa Lucia amata dal padre della storia della Letteratura Italiana e una delle figure più importanti del nostro Risorgimento.

"Giunsi alla famosa taverna di Santa Lucia, e il cuore mi si allargò, come vedessi Gerusalemme. Mi aiutarono a scendere, che ero intirizzito e non mi potevano le gambe. Entrai in un camerone oscuro e sudicio, che mi parve una sala principesca, e mi gettai al desco senza badare al tovagliolo e alla forchetta: avrei mangiato con le dita. Pane nero, formaggio piccante, peperoni gialli e una caraffa di vino asciutto furono per me un pranzo da re." Francesco De Sanctis


I Parchi Letterari® Francesco De Sanctis Irpinia (Avellino)

Scrittore, critico letterario, politico, Ministro della Pubblica Istruzione e filosofo, Francesco De Sanctis (1817 - 1883) fu tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana nel XIX secolo. Lacedonia, Bisaccia, Calitri, Andretta, Guardia Lombardi, Morra De Sanctis e S. Angelo dei Lombardi sono tra i luoghi dell’Irpinia descritta in “Un viaggio elettorale” - il famoso réportage ispirato al viaggio nel collegio elettorale di Lacedonia, compiuto dal De Sanctis per sostenere la propria candidatura alle elezioni politiche del 1874/75 – e nel libro di memorie, rimasto incompiuto e pubblicato postumo, “La giovinezza”. Il paesaggio irpino che accompagnò l’infanzia e la fanciullezza di De Sanctis fu tutt’uno con l’ambiente familiare e paesano che lasciò così viva traccia di sé nella memoria di lui, perpetuamente esule: “(…) Non ci è quasi casa, che non abbia il suo bello sguardo, e non c’è quasi alcun morrese, che non possa dire: io posseggo con l’occhio vasti spazii di terra”.

La vita è azione ; ma solo la dignità è la chiave della vita, e l'onestà la prima qualità dell' uomo politico. Francesco De Sanctis


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