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Incontro su Carlo Levi e Tonino Guerra auspice l’artista Nicola Filazzola

Incontro su Carlo Levi e Tonino Guerra auspice l’artista Nicola Filazzola

Fino al 30 agosto Il Parco Letterario Carlo Levi e il Comune di Aliano (Mt) Vi invitano a visitare la mostra del pittore Nicola Filazzola. Di Angelo Colangelo

26 Maggio 2015

 I Parchi Letterari® Carlo Levi

Ad Aliano incontro su Carlo Levi e Tonino Guerra
auspice l’artista Nicola Filazzola

Dopo Carlo Levi, il «torinese del Sud», fu Tonino Guerra, il grande scrittore, poeta e pittore nato nel 1920 a Sant’Arcangelo di Romagna, a rimanere stregato dalla Lucania. Non a caso entrambi furono straordinari cantori della “civiltà contadina”.
E’stato questo il tema di fondo di un interessante incontro culturale avvenuto ad Aliano nella suggestiva sala della Pinacoteca “C. Levi” il 22 maggio scorso.

Nell’occasione è stata inaugurata una mostra di lavori del pittore Nicola Filazzola, che resterà esposta fino al prossimo 30 agosto, ed è stato presentato un suo agile e prezioso volume, Le stagioni, pubblicato, per un atto di devota amicizia, a circa due anni dalla scomparsa di Tonino Guerra.
Il libro comprende, oltre a nove poesie dell’autore collocate in appendice, le dodici opere della mostra dell’artista materano, che traspongono in immagini affascinanti per il loro realismo magico le emozioni affidate dal suo amico poeta romagnolo ad altrettanti brevi ma intensi componimenti lirici dedicati al ciclo delle stagioni.

Come annota Rocco Brancati nel primo risvolto di copertina, «con la sua arte Nicola Filazzola comunica le parole dette da Tonino Guerra perché crede fermamente che la parola non sia soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso. Soprattutto quando le parole diventano magia e conservano ancora oggi molto del loro antico potere magico”. Ma, volendo tornare al tema del comune sentire che animò Levi e Guerra riguardo al loro rapporto con la Lucania e con il Sud, è il caso di prendere a prestito un pensiero di Francesco De Sanctis, secondo cui nella vita di ognuno vi è un momento solenne in cui l’anima si rivela a se stessa.

Nella vita di Levi tale momento fu rappresentato dall’incontro con la Lucania, dove fu confinato, dal 3 agosto 1935 al 26 maggio 1936, per la sua attività antifascista. Fu, in effetti, uno snodo decisivo della sua biografia umana e artistica. Sulla scia di Levi, importante e significativo fu l’incontro con la Lucania per Tonino Guerra, che la conobbe, sul finire degli anni Settanta, per aver collaborato col regista Franco Rosi, come sceneggiatore insieme con Raffaele La Capria e lo stesso Rosi, alla realizzazione del film Cristo si è fermato a Eboli. Ne rimase talmente toccato che vi ritornò quando collaborò, sempre con il cineasta napoletano, alla sceneggiatura del film Tre fratelli, uscito nel 1981.

Non sorprende, dunque, la sua confessione di essersi innamorato di quel Sud «così disprezzato ma che è la vera grande Italia». Delle istanze del Mezzogiorno divenne poi «un sostenitore» appassionato ed affermò «che l’Italia, se risplenderà sarà aiutata come sempre dal Sud, dove c’è una carica di poesia molto forte».

Sui vari aspetti della poliedrica attività di Levi e Guerra e sulle loro affinità culturali ed artistiche si sono soffermati, in maniera argomentata e accattivante, lo stesso Filazzola, ma anche il giornalista de la Repubblica Massimo Novelli e l’artista Gigi Mattei Gentili dell’Associazione “Tonino Guerra”, i cui interventi sono stati sapientemente coordinati dal giornalista RAI Rocco Brancati. In apertura, invece, i sindaci Luigi Delorenzo di Aliano e Lorenzo Valenti di Pennabilli, il paese dove Tonino Guerra visse per lungo tempo dimorando nella «casa dei mandorli», un’antica struttura simile a «una nave in mezzo alle onde pietrificate del Montefeltro», hanno prospettato l’idea di dar vita ad un gemellaggio non formale, ma concreto e operativo fra le due comunità da loro amministrate.

L’iniziativa sarà sostenuta in maniera convinta dal Parco Letterario “Carlo Levi”, il cui presidente Antonio Colaiacovo ha dato la piena disponibilità ad una cooperazione con il nascituro Parco intitolato a Tonino Guerra. La serata alianese ha confermato in maniera ben evidente che la cultura e l’arte non solo non sono un ozioso perditempo o una consolazione alienante di fronte ai gravi problemi che affliggono l’Italia, il Sud in particolare, ma possono costituire un elemento di forte propulsione, forse non decisivo ma sicuramente importante, per lo sviluppo socio-economico del territorio.
Angelo Colangelo

 

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